ZOOS OF BERLIN, Instant Evening
Produzione cristallina, unita a un retrogusto malinconico e a febbricitante senso d’incombenza, lo si capisce sin dall’incipit di “Rush At The Bond”. Tutto il resto di questo Instant Evening (terzo parto per la band detroitiana) non è da meno, con un cantato asmatico e metallico nei toni che quasi ricorda quello di un Jamie Stewart infatuato però dei Talking Heads (in “Ambition Sounds”). Spiccano poi la deflagrante e walkeriana “White Cloud” (forse tra i brani migliori dell’album) e la freschezza radiofonica della semplice e diretta “Winter Radio”, mentre in chiusura “North Star On The Hill” sa di titoli di coda di una commedia generazionale degli anni Ottanta. Ascoltandolo più volte mi sono venute in mente certe recenti produzioni della 4AD, tipo i Future Islands e i Methyl Ethel, siamo insomma dalle parti di una forma di pop-rock chitarristico piuttosto ricercata e meno scontata rispetto a ciò che il primo ascolto potrebbe suggerire. Se siete del mood adatto potreste ritrovarvi questo disco più volte nelle vostre orecchie e sorridere con espressione ebete (provocata dal piacere dell’ascolto) mentre fate jogging al parco.