YAMI KURAE, La Sposa Dello Stagno
Yami Kurae è un progetto parallelo di qualcuno degli Slumberwood, che – come sappiamo – sono un gruppo italiano giro Madcap, Father Murphy, Jennifer Gentle, Mamuthones (quindi Alessio Gastaldello dei Jennifer Gentle)… Qui vanno in una direzione molto diversa e trovano casa presso la Crucial Blaze, etichetta collaterale di Crucial Blast dedicata a cose così fuori dagli schemi da non poter finire nel catalogo principale. Visto quello che fa la Crucial Blast già “normalmente”, dunque, è chiaro che La Sposa Dello Stagno è la risposta alla domanda delle domande: “Ma secondo voi, cosa dovessimo da fà noi per risultà in un certo modo? Cioè… per esse veramente strani”.
Il sound di Yami Kurae è una specie di finto folk giapponese, in apparenza improvvisato, storto e sempre mezzo interrotto, calato in un contesto ambient/drone sinistro, con voci strozzate, uno xilofono (ipotizzo) suonato da un bambino ubriaco e (ipotizzo ancora) registrazioni su nastro e altri strumenti a corda. Adam di Crucial Blast prova a parlare di una sorta di Jandek giapponese, ma qui pare di essere al di là di chissà quali riferimenti, forse solo di fronte alla passione di uno degli Slumberwood per quanto del Giappone può arrivar qui (film, musica, fumetti…), passato (reinventato?) attraverso quella follia strisciante anche nella band madre. Capace di trasmettere il disagio delle situazioni peggiori, il disco rappresenta una grossa sfida all’ascolto, da approcciare in maniera disincantata e paziente, senza credere che sia un capolavoro misconosciuto, ma senza sottovalutarlo troppo.
P.S.: spettacoloso l’apparato visivo che accompagna questo cd-r, come da migliore tradizione Crucial Blast.