Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

WIDE HIPS 69, Menopause (Live In Studio)

Wide-Hips1

Menopause è un cocktail esplosivo, a partire dall’accoppiata nome del gruppo/titolo dell’album che lascia davvero ben poco spazio all’immaginazione. Se si aggiungono come ingredienti una line-up (quasi tutta) al femminile, un look a cavallo tra Detroit e il CBGBs, una spruzzata di follia e la definizione auto-imposta di gar(b)age punk, diventa quasi impossibile non lasciarsi travolgere da queste dodici onde di suono deragliante e sparato in faccia, sghembo e selvaggio, un po’ punk un po’ rock’n’roll, figlio della collisione tra Runaways e X, annaffiato con una generosa dose di sarcasmo e auto-ironia, necessaria perché diventi insensato andare a impelagarsi in sofismi o divagazioni accademiche. Quello che conta qui è divertirsi e lasciarsi andare, permettere alle note taglienti di raggiungere la carne e liberarsi di ogni formalismo, il resto lo fa la voce di Cristina, sfrontata, istrionica e sguaiata quanto basta per tenere a bada la ciurma e condurre il vascello attraverso la tempesta sonica, senza mostrare alcun cedimento o timore reverenziale. L’idea di registrare live in studio permette al tutto di arrivare dritto al nocciolo della questione e riproporre l’atmosfera infuocata di un concerto, al netto di fastidiose patinature che abbasserebbero di certo il potenziale di fuoco del gruppo. In breve, Menopause si presenta come un acquisto consigliato per tutti gli amanti delle feste selvagge, ma quelle vere, con sbocco finale e mal di testa epocale la mattina dopo, al netto di rimorsi o pentimenti aggiunti, perché il grido di battaglia è: “Live Fat, Die Drunk!”. Serve davvero aggiungere altro?

Tracklist

01. Stupid Bitch
02. Blind Woman
03. Doom & Gloom
04. Live Fat, Die Drunk
05. I Needed You
06. Bipolar Disorder
07. Wheel Of Fortune
08. Beer, Pussy & Tea
09. In My City
10. Girl Panic
11. Under The Train
12. Ramblin’ Rose