WHORES / RABBITS, Split 7”

Whores / Rabbits

Due gruppi che rifanno il noiserock anni Novanta si mettono a pescare dal canzoniere del gruppo più saccheggiato degli anni Ottanta, che non nomino nemmeno. Se state guardando la copertina (con tutto che c’è il falso indizio swansiano), vi accorgerete che qua si citano il singolo Jumping Someone Else’s Train (una canzone contro i revival, tra l’altro) e The Top. Iniziano i Rabbits, che suonano l’immortale grigissima apertura di Seventeen Seconds (1980): “A Reflection”. Poi, senza soluzione di continuità, con un colpo di genio e gran gusto nell’accostare le cose, prendono dall’album della terribile “Caterpillar” (The Top, appunto, del 1984) un pezzo che in effetti dentro di sé aveva già, senza saperlo, un embrione di anni Novanta. Tocca poi alle Puttane risalire al 1979, proponendo un brano che forse (non ho dati) gli americani hanno ruminato più degli europei, essendo all’epoca quel gruppo – che non nomino nemmeno – uscito da quelle parti non con Three Imaginary Boys, ma con Boys Don’t Cry, che metteva in pole position proprio questo singolo, finito poi per tutti quanti sul mitico primo “best of” Standing On A Beach. Occorrerebbe chiedere la loro testimonianza a riguardo, ma per ora ci si accontenta di questa versione grassissima, lenta e sguaiata di un classicone.

Che spettacolo, amici.

A oggi lo split è in streaming su CVLT Nation.