WALKING MOUNTAINS, Walking Mountains
Il ritorno di Bartolomeo Salier sarebbe da premiare anche solo per la costanza mostrata nel non mollare il colpo dopo mille e più progetti, tra cui, forse, il più noto è quello a nome Wang Inc. Forte di una sorta di sicurezza DIY, dovuta anche all’utilizzo del crowdfunding, Walking Mountains è la summa di tutte le esperienze emotive e musicali di Bartolomeo. Forse troppo, dato che tra loop e strutture ritmiche arzigogolate (ma che fascino!) a volte si perde un po’ il senso del tutto e capita che ci siano momenti interlocutori o che comunque potevano essere riadattati o proprio sfrondati. Oltre questo, Bartolomeo cita i Throbbing Gristle tra le fonti di ispirazione e, per una volta, è vero. Una sorta di claustrofobia dark wave scura scura la si avverte eccome, anche se, tra un gorgo ritmico e l’altro, spuntano anche stilemi kraut e free jazz, se non proprio da metal pesto e saturo. Non mancano distorsioni elettroniche da ambient dei vecchi tempi. Ciò che latita un po’ è una sorta d’identità davvero definita. L’entusiasmo, però, è evidente e quindi totale la nostra fiducia nel prossimo passo.