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VAURA, The Missing

Vaura

I Vaura sono un lampante caso di supergruppo: spiccano i nomi di Toby Driver (basso, Kayo Dot) e Kevin Hufnagel (chitarra, Gorguts, Dysrhythmia). Batterista e cantante/chitarrista provengono da band poco conosciute in Italia come Religious To Damn e Blacklist, questi ultimi apparsi su Wierd Records, l’etichetta di Pieter Schoolwerth (Bloodyminded) che l’altr’anno ha lanciato gli stessi Vaura. Soprattutto i Blacklist hanno parentele/debiti palesi con la galassia post-punk/wave, teniamocelo come appunto di viaggio.

Registrato, mixato e prodotto da Colin Marston, uno che – come si sa – negli ultimi anni ci ha visto continuamente bene, The Missing esce per Profound Lore, una delle nostre etichette preferite. Copertina, tra l’altro, a firma Terence Hannum, cioè il tastierista dei Locrian, altro gruppo che attraversa i generi musicali. La montagna non partorisce un topolino, questo è poco ma sicuro, e non siamo per fortuna nemmeno di fronte a troppi sfiancanti tecnicismi, cosa che i nomi coinvolti avrebbero fatto temere a chiunque. Al di là della voce pulita, che già rivela una direzione, in alcuni frangenti certo modo di suonare il basso e certi suoni di chitarra riescono a unire qualche frammento dei primi Cure ai Krallice. A volte poi ci troviamo molto vicini alla forma canzone, per questo la chiave di lettura del disco, secondo me, sta tutta in poche cose: melodia senza esagerare, melanconia, capacità di rimanere semplici nonostante la bravura come strumentisti e qualche riff tagliente sparato a trecento all’ora. Insomma, un’altra band con chiari tratti metal andata a pescare in territori goth delle origini (niente nomi esoterici), un po’ come i Beastmilk, anche se non c’è una reale somiglianza tra i due gruppi. Piacciono a Pitchfork, come tutto quello che tocca Marston, e questo non va bene, specie se si pensa che metal estremo dovrebbe forse restare un genere distruttivo, magari per lasciarci vedere quello che c’è oltre le macerie. Precisato questo, intendiamoci: The Missing è un buon album, l’esperimento genetico – non facile – è riuscito.

Tracklist

01. The Missing
02. Incomplete Burning
03. The Fire
04. Mare Of The Snakes
05. Pleasure Blind
06. Passage To Vice
07. The Things We All Hide
08. Braced For Collapse
09. Abeyance
10. Putting Flesh To Bone