URAL, Just For Fun
Nuovo album per gli Ural, altra nostra vecchia conoscenza, capaci dai tempi del debutto di una crescita sorprendente che abbiamo già avuto modo di sottolineare. Just For Fun non fa eccezione e continua ad aumentare la precisione di tiro e la potenza di fuoco di una formazione che riprende in mano la gloriosa tradizione del crossover e la rilegge con una sensibilità attuale e una tecnica invidiabile. I brani si succedono tra bordate di pura ferocia thrash e stacchi improvvisi, vocals urticanti e continui cambi di tempo, per dar vita ad una vera e propria giostra all’insegna di quella contaminazione tra generi che segnò la fine delle diatribe tra punk e metallari a metà anni Ottanta. In realtà, il nuovo disco sembra strizzare più l’occhio alle evoluzioni di fine decennio, quando i protagonisti dell’epopea sfornarono lavori più maturi e complessi con una evidente attenzione al ritmo e alla possibilità di stemperare la furia con una maggiore varietà nella scrittura. Questo, ovviamente, agli occhi di chi scrive è un bene, perché brani come “W.D.W.” si portano dietro un groove irresistibile che rende impossibile non battere il piede a tempo e dimostrano come si possa continuare il proprio percorso senza doversi per forza ripetere ad libitum per paura di cambiare. Non manca nemmeno la cattiveria, stiano tranquilli gli amanti dell’estremismo e delle varianti più aggressive del genere, solo che sta su di un menù ricco che guarda tanto alle radici del genere quanto alla sua rinascita di inizio millennio per ottenere un suono personale, che non si limita solo all’evidente affinità con i campioni di ieri e oggi, ma ne tenta una rilettura non banale e al passo con i tempi. In fondo, come afferma chiaramente il titolo, c’è una forte componente di divertimento e voglia di mettersi in gioco, fattore che rende il nuovo disco degli Ural un parco giochi a tema per tutti gli amanti della contaminazione e di quella stagione d’oro che, come ben sottolineato nel libro Crossover The Edge (di cui vi abbiamo già parlato), non solo ha cambiato per sempre le traiettorie della musica estrema, ma continua ancora oggi a offrire agli appassionati portate succulente. Proprio come questo Just For Fun.