UMBERTO MARIA GIARDINI, La Dieta Dell’Imperatrice
Archiviato o meno il progetto Pineda e in questi giorni “protagonista” per via della questione crowdfunding (sterili polemiche altrui incluse, utili solo a pontificare sul nulla e a muovere un po’ il tutto), a metà 2012 Umberto ha messo in circolo un disco appassionato e per nulla banale. Chitarre in costante riverbero post-rock, senza che del genere siano infilati i “soliti accordi”, fanno brillare un cantautorato che coniuga freddezza ed emotività, trasmettendo – anche grazie alla speciale vocalità di Umberto – quei brividi che solo l’ascolto di un musicista di razza, dotato di solida e ispirata scrittura, trasmette. Affiorano echi da Afterhours “de-rockizzati” (“Discographia”, peraltro stupenda), ma sono cosa da nulla, dato che tra ben dosati intarsi d’archi (“Quasi Nirvana”) e stilettate elettriche quasi math (“Il Desiderio Preso Per La Coda”) a corroborare l’incanto, La Dieta Dell’Imperatrice è provvisto di fervida musicalità, capace di “far male” quando è il caso, lenendo al contempo le ferite che ogni anima reca con sé ogni giorno. Notevole.
Tracklist
01. L’Imperatrice
02. Anni Luce
03. Il Trionfo Dei Tuoi Occhi
04. Quasi Nirvana
05. Il Desiderio Preso Per La Coda
06. Discographia
07. Fortuna, Ora
08. Saga
09. Genesi E Mail
10. Il Sentimento Del Tempo
11. L’Ultimo Venerdì Dell’Umanità