UKTENA, Our Path To Trouble
Gli Uktena sono il nuovo progetto di Nate Hall, già chitarra degli oscuri space rockers U.S. Christmas (che qualcuno ricorderà su Neurot) e danno alle stampe il loro ep d’esordio per l’italiana Hypershape, uscito sul finire dello scorso anno.
Il disco si compone di un’unica traccia di venti minuti, che può essere considerata in realtà una suite in tre movimenti, inframezzata dai sample di un discorso di John Trudell, attivista per i diritti dei nativi americani nonché valente cantautore, scomparso nel 2015. Da un punto di vista musicale gli Uktena riescono a coniugare la pesantezza e la circolarità di Eyehategod ed Earth a chitarre acidissime e tormentate, che fanno venire in mente di volta in volta i nomi di Duane Denison, J Mascis o The Bevis Frond. Lungo i tre brani il ritmo cala progressivamente e si fa quasi doom, ma al contempo il livello di acidità si innalza in maniera esponenziale, fino a rendere tangibile un certo grado di straniamento (piuttosto piacevole, va detto), quello che si prova nel tentativo di seguire il dipanarsi delle trame tortuose di chitarre sature all’inverosimile. Una volta arrivati in fondo si è spossati ma soddisfatti, come giunti in cima dopo una lunga salita, ma ripagati da una vista mozzafiato.
Se Neil Young decidesse di fare un disco metal, il risultato potrebbe essere non distante da questo.