Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

TUTTI I COLORI DEL BUIO, Initiation Into Nothingness

Con questo primo lavoro sulla lunga distanza, Tutti I Colori Del Buio centrano l’obbiettivo, messo a fuoco con il precedente 7” uscito qualche tempo fa. Volete sapere qual è? Il male, il puro e semplice male. Quella forma che si presenta con mille facce diverse, quella forma che potete osservare e subire in mille modi diversi. Il male, strisciante, abominevole, caldo, freddo, sulfureo, diabolico. Il male, sul quale un buon 70% della nostra società odierna è basato. Il male. Punto e basta. Ma loro sono anche qualcosa di più. Sono un quartetto in grado di fondere alla perfezione il suono sludge con l’hardcore più sanguigno, filtrandolo attraverso un’ottica punk. Basta sentire i suoni di batteria: secchi, precisi, senza fronzoli. Diretti a spaccarvi in due, come tradizione punk vuole. I riff sono scariche di nausea, imbastarditi da quelle accordature tipicamente hardcore che danno quella sensazione di attacco fulmineo e inesorabile. Il tutto permeato da un’atmosfera pesante, plumbea, dove sì sono presenti i colori, ma del buio. Ecco, qui mi permetto di aprire una piccola digressione: il nome del gruppo è quello di un film, “Tutti I Colori Del Buio”, con la Fenech. È un titolo affascinante, misterioso, anche profondamente disturbante (come il film stesso, del resto). Tutti sappiamo che al buio i colori non si distinguono. Qui sarebbe davvero fuori luogo attribuire al termine il significato che abitualmente intendiamo. Qui i “colori” sono il portale di accesso verso il nostro subconscio più profondo e deviato, quello che cerchiamo di mascherare quando siamo in mezzo agli altri, ma che viene fuori quando siamo da soli, la sera, a casa. Morbosità, disagio, frustrazione, dolore. Tutto questo è rappresentato da Initiation Into Nothingness.