TOXIC HOLOCAUST, From The Ashes Of Nuclear Destruction
Non credo che ci sia grande bisogno di presentazioni per i Toxic Holocaust: il gruppo (o one-man band, a seconda dei dischi) di Joel Grind si è guadagnato un seguito sempre più corposo sull’onda del revival thrash metal, dando in ogni caso un’impronta molto personale a un suono che lo ha reso appetibile sia agli oltranzisti del metal estremo per i quali i Sodom dopo In The Sign Of Evil sono diventati commerciali, sia a quelli il cui orizzonte del thrash si ferma ai Municipal Waste. Anche molti punk non disdegnano la band: l’influenza del metalpunk inglese anni ’80 c’è, del resto (non a caso Joel Grind vive a Portland nell’Oregon, una della capitali mondiali del crust). Naturalmente, giunta la popolarità, gli oltranzisti più snob lo hanno abbandonato, ma a mio parere il valore del gruppo è rimasto identico. E pensare che quando ho scoperto i Toxic Holocaust, grazie allo split cd-r con gli Hellacaust che scambiai quando uscì nel 2002, non rimasi minimamente impressionato, solo anni dopo ho avuto modo di ripescarli. Questa nuova uscita si presenta esteticamente bene: dopo Conjure And Command si è tornati al logo precedente (il secondo della serie, quello che preferisco) e con una copertina nuovamente di Halseycaust. Peccato però che, per essere un’antologia, la scelta dei pezzi non sia stata molto felice. Poteva essere l’occasione per mettere insieme tutti i singoli dagli inizi a oggi, la cui reperabilità non è il massimo (oppure non lo è il prezzo), invece gran parte del disco è occupata da versioni demo di pezzi apparsi sui precedenti full-length, con l’aggiunta di una intro da Critical Mass, il 7″ Death Master, il 5″ Reaper’s Grave, i due pezzi sullo split 12″ coi Municipal Waste, il pezzo sullo split 7″ coi Midnight (“A.T.O.M.I.C.”, uno dei miei preferiti in assoluto), parte del 7″ Gravelord, qualche estratto da compilation, fine. La scelta non sarebbe mancata per rendere la track-list più interessante, ma – per motivi a me ignoti – si è optato per un’altra soluzione. Per il resto la qualità delle registrazioni è altalenante, ma i contenuti sono solidi, rimangono in ogni caso i Toxic Holocaust. Voto: solo per completisti.
Tracklist
01. Intro
02. Metal Attack
03. Deathmaster
04. Created To Kill
05. Ready To Fight
06. Arise From The Cemetery
07. Thrashing Death
08. Send Them To Hell
09. Never Stop The Massacre
10. Army Of One
11. Death Camp
12. Reaper’s Grave
13. Death Brings Death
14. In the Name of Science
15. Nuke The Cross
16. Suicide Eye
17. 666
18. Bitch
19. Agony Of The Damned
20. A.T.O.M.I.C.
21. We Bring Em Hell
22. Altar-ed States