TÖRST – CANECAPOVOLTO, In France
Il duo salernitano dei Törst, Adriano Elia e Paolo Marcellini, torna assieme al catanese Canecapovolto, ovvero Alessandro Aiello; questo è infatti il secondo lavoro che pubblicano dopo un primo parto a nome Standard And Normal, risalente al 2005. In France è in effetti, per dirla con le loro parole, un concept album, trasposizione in musica del racconto di un sogno, i cui frammenti si manifestano nei singoli brani e si ricompongono nel climax finale. La musica che accompagna questo sogno è certamente adatta alla bisogna, si passa dalle rifrazioni chitarristiche in odor di shoegaze, ma come suonato da un improvvisatore navigato, di “this sensation was strong”, a frammenti che ricordano una colonna sonora horror di “middle-aged man”, al compendio in forma di spettrale library music di “for days i met no one”, al pop à la Throbbing Gristle di “someone was waiting”, fino quasi a lambire la plunderphonia in “when night fell”. In France è un disco oggettivamente alieno, con spunti stilistici decisamente interessanti, che può ricordare sia gli storici Residents quanto certa minimal music del passato. Così descritta può risultare come una raccolta di musiche fuori tempo massimo, e invece si lasciano apprezzare. Personalmente mi hanno portato a riflettere su come si è sviluppato (ed è cambiato) l’underground in Italia, oggi. Su questi aspetti però, bisognerebbe aprire un capitolo a parte.