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TONTO, Functional Stupidity

A dispetto del nome d’arte prescelto e del titolo di questo nuovo disco, entrambi provocatori e indici del rifiuto di seguire traiettorie conformi e strategie organizzative proprie del mondo produttivo attuale, Francesco Zedde è un musicista/compositore completo e dotato di una preparazione (anche accademica) nient’affatto trascurabile: laureato in musica elettronica e sound design (rispettivamente Conservatorio Rossini di Pesaro, Conservatorio Martini di Bologna), ha all’attivo una trentina di dischi in solitaria o con nomi che abbiamo spesso incrociato su queste pagine quali Butcher Mind Collapse, A.N.O., Kree Mah Stre, Tacet Tacet Tacet e molti altri ancora. Questo a dire come l’apparente anarchia sonora e caos dei brani che vanno a finire sotto il nome del suo alter ego Tonto siano in realtà frutto di scelte consapevoli e sfide pianificate al dogmatismo sonoro, nonché di riflessioni e impulsi a prendere vie secondarie ma non per questo meno interessanti. Per portare avanti questo percorso non lineare il batterista armato di microfoni piezo, effetti tra i più disparati e quant’altro possa servire a dissezionare e riassemblare il suono, ha deciso di farsi aiutare da una nutrita schiera di amici: Lili Refrain (voce e synth), Diego Castioni (basso), Paola Paganhate (voce), So Beast, Andrea Marinelli (chitarra) e Napo degli Uochi Toki (voce). Il manipolo di guastatori – definizione in questo caso a dir poco ficcante – ha realizzato un lavoro tanto sfaccettato e multiforme quanto godibile nel suo muoversi lungo un filo rosso che prende a spunto linguaggi sonori differenti per costruire un patchwork che, come già sottolineato, è solo all’apparenza sconclusionato e caotico in quanto riconducibile comunque alla personalità e al percorso del batterista e, pertanto, in possesso di una cifra sempre ben presente sotto la superficie del magma sonoro.

Il disco esce in formato cassetta per la Grandine Records e si chiude con la cover di “Cadono Teste” degli Un Quarto Morto, band seminale che ha avuto un forte impatto sul musicista e ne ha in qualche modo influenzato l’approccio sonoro nella sua pulsione iconoclasta, la stessa che guida questo tributo ben poco canonico e piuttosto infedele seppure assolutamente affine ideologicamente all’originale. Sempre per Grandine Records è uscita anche l’ep Cerbiatto che potremmo definire un antipasto/spin off di Functional Stupidity e che vede il brano omonimo sottoposto ai remix di Hate Limbs e Rico Gamondi degli Uochi Toki, oltre alla voce della già citata Paola Paganhate e alla chitarra di Fre Zocca dei Lleroy, a ribadire come Tonto finisca per toccare spesso nomi qui ospitati da sempre e legati al nostro spettro di interesse. All’incrocio dei pali tra Lightning Bolt e Death Grips solo a dare un minimo di senso a quanto sopra, per il resto basta un click verso Bandcamp.