THEE MALDOROR KOLLECTIVE, Knownothingism
I TMK sono stati un discorso a parte quasi da subito. Il meticciato è la loro cifra stilistica, escono da tutte le gabbie possibili, cambiano line-up e generi in modo disinvolto e pubblicano album quando vogliono, al di fuori di ogni logica commerciale (anche di quella indipendente). Sono talmente avulsi da tutto che, ancora oggi, quando cerchi una loro recensione in rete, il primo risultato è Metalitalia e il secondo Metallus, ma i TMK non fanno più metal da carriole di anni. A differenza degli Ulver, o anche dei Sunn O))), nessuno li ha mai sdoganati, il che non è un dramma al 100%, ma significa anche che su di loro non c’è ancora materiale davvero competente (nostro compreso) sulla base del quale iniziare uno scambio di idee su cosa siano.
L’antintellettualismo del titolo Knownothingism sembra in contraddizione con quello che pare spesso un progetto piuttosto cerebrale, ma può essere la chiave di lettura di un singolo album nel quale grandissimo spazio viene lasciato alla voce “ospite” di Pina Kollars (dalla Real World Records di Peter Gabriel), potente, naturalmente e irrazionalmente espressiva, in grado – al contrario dei TMK che conosciamo – di piacere d’istinto a un pubblico vastissimo. La musica costruita attorno alla Kollars è la più eclettica: ci sono elementi drone mutuati dalla band sorella Shabda, ovvie – a questo punto – componenti etno-world, frangenti dal gusto prog e altri di sapore jazz (sax compreso), incursioni su territori “cabaret” tipo Dresden Dolls e via andare. Soprattutto, secondo me, c’è attenzione al basso, che spinge moltissimo proprio la cantante, tanto che i momenti memorabili sono i vari crescendo pulsanti (avete presente “Angel” dei Massive Attack?) durante i quali l’austriaca deflagra in tutta la sua bellezza.
Questa volta i TMK mi hanno sorpreso nonostante sapessi che avrebbero provato a sorprendermi. Un disco (bello) accessibile, immediato, per tutti, anche per cinquantenni. Del resto “una musica può fare”, diceva Max Gazzè.
Tracklist
01. Clarity, Oh Open Wound!
02. An Uncontrollable Moment Of High Tide
03. Cordyceps
04. Mariguanda
05. Lhasa & The Naked West
06. Nirguna
07. The Ashima Comple