The X Matanza Festival!
Riceviamo dai nostri fratellastri e pubblichiamo.
Ten years of fuckin service in D.I.Y. Army
Nel 2004 il Bloody Sound Fest ha dato inizio alla nostra storia. Dieci anni dopo siamo ancora in trincea, carichi più che mai, e ve lo dimostriamo con X Matanza Festival: 3 giorni di concerti, dj-set, drink&food, stand di dischi e altro ancora.
Si inizia domenica 1° giugno alla Casa della Grancetta di Senigallia: dal pomeriggio fino a tarda notte, una carrellata di band che hanno fatto la storia di Bloody Sound e nomi che la faranno… sonic voodoo!!! Se non vieni, ti veniamo a cercare.
LUSH RIMBAUD – Basso pulsante e motorik beats per un viaggio psichedelico tra kraut-wave e space rock, tra noise e post-punk. Potenza e ipnosi, visioni e accelerazioni nevrotiche, queste le armi della migliore band anconetana in circolazione. “They make money, we make noise”.
LLEROY – Nuova formazione, nuovo idioma, nuova furia devastante: drumming ipercinetico, la chitarra una mannaia affilatissima, il basso uno schiacciasassi, la voce che urla di un viaggio agli inferi della società contemporanea. Un impatto sonoro senza pari in Italia. Disillusione e rabbia. Post-core efferato e tagliente, Helmet, Melvins, Unsane, Jesus Lizard, Shellac, l’asse noise Chicago – New York e la scuola AmRep che scorrono nelle vene.
LAZZARO – Nuova creatura sonora di Jonathan Iencinella dopo il recente scioglimento dei Butcher Mind Collapse. Accompagnato alla batteria da Francesco Zedde (A.N.O., B.M.C.), il duo ci condurrà in sempre più oscuri gironi danteschi, un percorso al tempo stesso in continuità e in netta rottura rispetto agli ultimi episodi dei Butcher. Black mood.
EDIBLE WOMAN – Gli Edible Woman “sono un gruppo di tori rabbiosi in un negozio di porcellane cinesi!!”; questa la folgorante definizione del loro fan Julian Cope. Atmosfere trasognate, trasversali e sottilmente malate. Uno dei gruppi di punta dell’underground marchigiano e nazionale.
TERENZIO TACCHINI – Desperate-punk-onemanband da Fano. In attivo dal 2009 sotto mentite spoglie e, dal 2013, sotto nuove mentite spoglie, Terenzio si dedica con dubbia premura e compostezza a studiare gli effetti della disperazione. Grazie all’aiuto di accurata strumentazione, si adopera ad illustrare i primi, grezzi risultati di questa ricerca. Di recente ha raccolto parte di questa documentazione pubblicata su audiocassetta dal nome “Yes I can stop smoking sessions”.
MR. WHORE – Incarnazione solista del chitarrista/autore/cantante jesino Francesco Vilotta, già leader di una delle band fondamentali per la crescita dell’underground marchigiano avvenuta negli ultimi anni: i Vel. Mr. Whore si dedica alla stesura di brani acustici dai tratti morbosi e dalla vena surreale, in cui si mette completamente a nudo, toccando vette di rara intensità attraverso una poetica estremamente personale.
Aftershows djset a cura di AFRICAN PIGEONS – a farci muovere le chiappe dopo i concerti, toccherà ai reverendi Ugo Piazza & Andrea Bontempo, anche conosciuti come African Pigeons. Tribalismi voodoo dall’Africa più nera, Afrobeat, Funky, Soul e trogloditi del Rock ‘n’ Roll spaccamutande. Il tutto rigorosamente su vinile, divertimento assicurato.
La Matanza continua giovedì 12 giugno a Jesi al Libero Arbitrio Beershop, locale che da più di un anno sta ospitando le nostre scorribande più selvagge. Un live e un djset nel cuore del centro storico jesino.
JOHNNY MOX – Utilizza esclusivamente la bocca e la pratica del looping per combattere i volumi e i ritmi vorticosi. Un castello di voci, pedali e beatbox accatastati con cura minuziosa l’uno dentro l’altro. Ne risulta una sorta di Gospel scheletrico trafitto dalla ruggine noise e riscaldato da innesti elettronici. Spirituals ossessivi per punk in cerca di redenzione, soul con le borchie, milioni di voci intrappolate nella gabbia toracica in grado di gonfiarsi e crescere e divorare cavi e amplificatori.
Pre and aftershow djset a cura di ICONEBUZZ. Il non-dj più cool delle Marche ci delizierà con la sua selezione indie/folk/indietronica dalle influenze Eighties, fatta assolutamente per non-ballare. Il perfetto sottofondo per qualsiasi attività che richieda un minimo di concentrazione e possibilmente zero attività fisica, come degustare birra. Ideale per il divano e veramente ottima poi se adagiato sopra a questo c’è qualcuno che se l’ascolta.
Concludiamo in bellezza a Loreto: a ospitare l’ultimo giorno di Matanza è la nuova sede del Reasonanz. Dal pomeriggio: 4 live al fulmicotone, djset a cura Bloody Sound System, cibo a volontà a cura Reasonanz. Il tutto in una fantastica location vista-mare / vista-Conero.
OVO – Duo attivo dal lontano 2000 e composto da Stefania Pedretti e Bruno Dorella: centinaia di concerti e collaborazioni in giro per il mondo, album pubblicati su Bar La Muerte, Load, Blossoming Noise, Adagio 830, Supernatural Cat: né noise né metal né doom, non è punk e non è rock’n’roll, anche se ognuno di questi generi è presente nel loro suono. Uno dei gruppi più stimolanti, disturbanti ed estremi mai partoriti dall’Italia.
MAYBE I’M – Un folle folk apocalittico misto a blues punk, con l’Africa che fa capolino sulla linea dell’orizzonte del Mediterraneo. Duo attivo dal 2007, dopo il già ottimo “Homeless Ginga” tornano ora con “Bwa Kayiman”, ovvero la cerimonia voodoo che anticipò la prima rivolta degli schiavi neri: un rituale elettrico e distorto fatto di ritmi tribali, introspezione psichedelica, scaglie free e violenti stacchi al limite dell’hardcore.
TETUAN – Ovvero il noise che incontra la psichedelia. Dalle macerie del post-modernismo prende/perde forma un sound granitico e psichedelico, che si concretizza in una session post-hardcore parossistica, entropica e senza origine. Una coazione a ripetere deforme e ossessiva dove batteria, chitarra e basso, innesti lo-fi elettronici e percussioni, destrutturano brani portati al limite del possibile.
JESUS FRANCO & THE DROGAS – Corsa scavezzacollo che sembra rock’n’roll trasfigurato in rito voodoo,tanta è la carica primitiva dei quattro Drogas. Una vera e propria discesa agli inferi del r’n’r più sudato e ignorante: un’irruenza che tramortisce tanto è delirante e scomposto l’assalto all’arma bianca. Torna una delle band più deliranti e spettacolari della scena anconetana, ora sul palco, a breve con un nuovo album in uscita per Bloody Sound Fucktory.
Djset a cura di BLOODY SOUND SYSTEM – la trimurtanza più becera della Santa Casa e dintorni – che vi shakererà a dovere chiappe, rotule, orecchie, cervelli e parti basse con un coktail atomico a base di rock’n’roll, garage punk, power soul, super funky, 60’s sound, waves, electro vibes & pyschedelic spices! La degna conclusione di una serata che si prospetta lunga e selvaggia.