THE TURIN HORSE, Unsavory Impurities [+ full album stream]
Fondale viola, una Louise Brooks che abbraccia piangendo il suo fidanzato-insetto. Se c’è una copertina storica uscita dall’underground italiano negli ultimi vent’anni, è quella di Lowest Shared Descent dei Dead Elephant. Non so quanto questo gruppo sia arrivato a orecchie diverse da quelle che avrebbe comunque raggiunto anche se non avesse avuto sugli altri il vantaggio di essere davvero memorabile, so però che non si fa abbastanza per far girare la musica giusta e dunque tocca riprovarci con The Turin Horse, che sono Enrico dei Dead Elephant (chitarra/voce/synth) e Len dei Morkobot (batteria/campionamenti), coadiuvati in alcuni momenti di questo Unsavory Impurities da Alessandro Cartolari (sax) di un altro “Italian underground’s best kept secret” come gli Anatrofobia, un album dei quali si intitola “tesa musica marginale”, e non credo ci sia definizione più bella per tutto ciò di cui andrò a parlare.
Per lungo tempo Unsavory Impurities è noise rock spaccaculi, frutto di una conoscenza perfetta dei meccanismi del genere, che non si ferma agli Unsane e assorbe influenze da tutti gli stili estremi contigui a quello della band. L’instabilità dell’album, però, si percepisce sempre di più, fino a quando nel corso della seconda parte la forma si fa libera, si comincia a sentire l’ambient massimalista degli anni Dieci su cui ricama in modo sofferto Cartolari. Siamo, insomma, al limite massimo che può raggiungere un progetto come Turin Horse, che si esprime con un linguaggio codificato e conosciuto, ma sforzandosi di essere il più “prog” possibile, laddove “prog” non significa tecnicismi soporiferi, bensì arricchimento di una formula che risulterebbe stantia e prevedibile. Ora il prossimo passo è o fondare un’altra nuova band o farsi alchimisti e ottenere l’oro da tutto il suono tirato in ballo con Unsavory Impurities. Intanto adesso tocca al pubblico dare i suoi soldi ai Turin Horse. Ben spesi, fidatevi.
P.S.: qui sotto c’è lo streaming di Invisible Order (che cura la distribuzione italiana). A questo link avete il sito dell’etichetta statunitense che segue i Turin Horse.