THE MADS, On The Bus
Verdi e freschi come un prato inglese perfettamente curato, ecco a voi i milanesi The Mads! Prima mod band italiana, attiva da fine anni Settanta e appena uscita, grazie alla collaborazione tra Area Pirata (strano, non sono affatto sorpreso) e Sexy Groovy Rhythms, con un singolo in vinile blu, formato 7”, da far girare a 45 giri e contenente un pezzo per lato, proprio come nella migliore tradizione dei generi musicali costituenti le fondamenta sui cui poggia tutto il resto.
Molto beat e northern soul, con influenze beatlesiane del periodo Rubber Soul, chitarre brillanti e ritornelli orecchiabili con coretti decisamente accattivanti. Roba da casuals. Ascolto perfetto mentre si sfreccia in lambretta tra le automobili quasi bloccate nel traffico urbano, sradicando via, col solo spostamento d’aria, i fianchetti della 50 special in panne al lato del marciapiede e su cui erano convinti di andar forte i… vabbè, avete capito no?!
Nonostante siano d’ispirazione chiaramente Sixties, c’è una nota di modernità nelle composizioni dei Mads, mentre la produzione, sufficientemente pulita da eliminare gli aloni garage residui e conferire un taglio più pop, avvicina i lombardi ad alcune band inglesi più giovani e protagoniste, negli anni Novanta, della scena brit pop, come Kula Shaker e Northern Uproar, con le quali sicuramente condividono il DNA di discendenza parentale.
Giunti a questo punto direi che sarebbe il caso di fare il pieno di benzina alla lambretta ed intraprendere un viaggio a lunga distanza. Ci vorrebbe un album, ce lo fate?