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THE LURKING CORPSES, Working For The Devil

The-Lurking-Corpses

I Lurking Corpses dall’Indiana non sono gli ultimi arrivati, e per la precisione il loro primo disco è del 2003. In tutti questi anni, in realtà, non è che abbiano propriamente raggiunto le masse, sono rimasti un nome di culto per qualcuno, per qualcun altro un nome solamente, per molti nemmeno quello. Tutto questo fino a che la Hells Headbangers non ha preso in mano la situazione, ristampando su vinile il suddetto primo disco 23 Tales Of Terror e infine facendo uscire il nuovissimo Workin’ For The Devil. Loro si definiscono Horror Metal ed effettivamente la passione per i film horror di seconda divisione è il filo rosso che lega tutti i loro pezzi da sempre, insieme al loro look anonimizzante a base di cappuccio e maschera mostruosa. Quanto al “metal”, beh, la questione si complica. Non è facile buttare giù un discorso lineare, perché il gruppo stesso va a parare, anzi, a sparare, un po’ a casaccio dove capita. Death, thrash, heavy metal classico, punk, post-punk addirittura (vedi la prima parte di “In Hell I Wait For You”) in un approccio schizofrenico in cui ogni canzone fa storia a sé e in cui il cantante Lord Vladimir Von Ghoul si esibisce in un repertorio che va dal growl al falsetto in stile King Diamond, dallo scream all’imitazione di Glenn Danzig. In realtà questo ultimo filone potrebbe essere proprio il filo rosso secondario dei Lurking Corpses, se non fosse anch’esso colpito da una certa intermittenza schizofrenica. Eppure le reminiscenze Misfits appaiono con un certà regolarità, magari dei Misfits un po’ più recenti ma con Glenn Danzig fortemente impresso nelle corde vocali. È un disco dal retrogusto che potremmo definire “demenziale” ma che se focalizzasse meglio su questa chiave orrorifica Misfits in salsa metal in maniera un po’ più continua potrebbe veramente farsi notare, invece salta troppo spesso di palo in frasca senza arrivare a quel dunque che magari ci si aspetta di trovare in un gruppo. D’altronde la loro ricetta è ormai questa da anni e sembra che non abbiano intenzione di cambiarla, quindi prendere o lasciare. Voto: divertente, sì, però un po’ inconcludente, potrebbero toccare ben altre vette.