THE FIFTH ALLIANCE, Death Poems
I The Fifth Alliance si sono formati nel 2006 a Breda in Olanda e in questi dieci anni hanno mutato il proprio stile da un postcore influenzato dai soliti numi tutelari del genere (Botch, Converge, Isis, Cult Of Luna, Coalesce…) a una lenta colata di lava tra doom, sludge e postmetal downtempo. A tenere insieme la pachidermica creatura svettano le vocals della cantante Silvia, dotata di un tono urticante e caustico che funge da ottimo collante e impedisce al tutto di perdersi nell’oscurità più totale, oltre a sottolineare il forte legame della band con la scena postcore di provenienza. Inoltre, i brani che compongono il nuovo Death Poems si dimostrano davvero curati nella ricchezza di rimandi e, pur nel loro andamento monolitico, non disdegnano aperture attraverso cui lasciar filtrare melodie ipnotiche e suggestive ( “Fall Of Taira”). Così, anche se non ci si discosta troppo da quanto già espresso in lidi similari, la buona personalità, la già menzionata cura nei dettagli e nella scelta dei suoni, nonché un’innegabile abilità nel costruire partiture dal forte impatto – come nell’iniziale “Your Abyss” o nella conclusiva “Dissension” – fanno di questo Death Poems un lavoro valido e meritevole di entrare negli ascolti di chiunque segua la scena post-metal e le sue derive sludge. Al solito la Consouling Sounds è riuscita a individuare un nome interessante nell’oceano di un genere che sembra aver detto quasi tutto ciò che era possibile dire, il che dimostra come non si dovrebbe mai ragionare per compartimenti stagni ma lasciare sempre aperta la porta a piacevoli sorprese. Sarebbe davvero un peccato non dare una chance ai The Fifth Alliance, una band che, come accennavamo, ha ben dieci anni di storia alle spalle e, soprattutto, dimostra di avere davvero qualcosa di interessante da offrire.