THE FACCIONS, Misano / Brasile
Chi è passato più volte, magari in treno, sulla litoranea adriatica, si sarà certamente perso nella lunga linea che separa terra e mare e che sembra non finire mai, mi riferisco in particolare alla costa marchigiana, che d’inverno è brumosa e malinconica, proprio come parte di questo disco della band di Pesaro (il terzo ufficiale, il primo uscì per Snowdonia). Misano / Brasile è un ritratto in formato free-form di un’idea (tutta loro) di musica; non ci sono troppi appigli nella proposta, solo suoni che fuggono di qua e di là e che si amalgamano quasi per distrazione, ma che alla fine lasciano una positiva sensazione di stordimento, dato che concorrono a creare un “cerimoniale” impegnativo e non semplice da decrittare. Emblematica la traccia d’apertura, “Il Grosso”, con un sax lancinante e la voce di un signore esasperato e solitario accompagnati a percussioni che sembrano perdersi nel mare agitato che bagna la regione dalla quale proviene questa strana band. Come ogni buon disco che si rispetti, però, non mancano le variazioni sul tema, dall’impro-metal-pop di “Barretto” alla canzone stellare di “Miami Mike” e alle fisime ultra-pop di “Officine Belliche Adelaide”, un ideale crash tra I Camillas – non a caso presenti in alcuni pezzi, loro amici e fautori del suddetto ritorno discografico – coi Klippa Kloppa più criptici, fate pure conto di ascoltare gli Area senza la voce che rifanno musiche carioca, ma in acido. In tutto l’album sono presenti tracce di vissuto, abbozzi strumentali e lacerti di suono che messi insieme compongono una parvenza di sinfonia come suonata al contrario (lo si evince ascoltando “Toryanse”) utile dunque a disorientare, volutamente credo, chi ascolta. È il classico disco spiazzante Misano / Brasile, per nulla semplice all’ascolto, che chi avrà il coraggio di tenerlo con sé poi non lo abbandonerà più.
Tracklist
1. Il Grosso
2. Officine Belliche Adelaide
3. Miami Mike
4. Barretto
5. Portolano
6. Toryanse
7. Sherman
S. Le Bon