TĒTĒMA, Geocidal
Mike Patton e Anthony Pateras uniscono le loro forze per questo nuovo progetto (registrato in più parti del mondo), non si sa quanto duraturo (ho come il sentore che possa essere parecchio estemporaneo, ma tant’è…). Del primo non devo dirvi nulla, mentre del secondo va sottolineata la caratura internazionale in ambiti rigorosamente jazz e improv, come pianista ma non solo, con lavori per Tzadik, Editions Mego e la militanza in un gruppo notevole come i Pivixki. Di cosa si tratta, allora? In sostanza ci troviamo di fronte a una sorta di ideale cornucopia che contiene detriti lounge & weird molto Mr. Bungle (“Irundi” e “Tenz”) e che si muove tra complessi strumentali (alcune parti di batteria sono scritte e suonate da Will Guthrie, e c’è pure il nostro Valerio Tricoli al Revox B77, ma l’elenco degli ospiti sarebbe lungo), elettronica e campionamenti neanche tanto lontani da un linguaggio affine all’hip hop, anche se l’apertura è per l’evocativa e quasi sciamanica “Invocation Of The Swarm”. Chiaro che non si fanno mancare nulla, perciò i pianismi diradati e le atmosfere tese della lunga “Ten Years Tricked” (e della conclusiva “Death In Tangiers”) sono chiaramente riconducibili al tipico lessico/binomio Morricone/atmosfera cinematografica (la sinistra “The Hell Of Now”), e sappiamo bene dell’amore di Patton per la nostra musica (probabilmente lo stesso di Pateras, che ha lavorato sulla soundtrack di più di qualche pellicola). Precisato questo, posso aggiungere poco altro, visto che Geocidal non m’ha, purtroppo, colpito più di tanto.
Tracklist
01. Invocation Of The Swarm
02. Pure War
03. Irundi
04. The Hell Of Now
05. Ten Years Tricked
06. 3-2-1- Civilisation
07. Tenz
08. Suishaman
09. Kid Has Got The Bomb
10. Emptiness Of Ecstasy
11. Death In Tangiers