TERESA WINTER, Drowning By Numbers

Inglese di Leeds, Teresa Winter esordisce, dopo una laurea in musicologia, su etichetta Rekno nel 2015 con la cassetta Oh Tina No Tina, che la mette subito sotto i riflettori della scena elettronica locale. Da allora 4 album fino a questo magnifico ep, dedicato alla Festa Gaelica dell’Imbolc, che nella tradizione celtica segna il passaggio (1/2 febbraio) fra il solstizio d’inverno e quello primaverile, ma anche ispirato, fin dal titolo, al visionario cinema di Peter Greenaway e in particolare al suo film del 1988 “Drowning By Numbers” (da noi “Giochi Nell’Acqua”).

Winter è con tutta evidenza una musicista ispirata – oltre che “primariamente”, sue parole, dal cinema – dall’avanguardia elettronica inglese dell’ultimo Novecento, musicisti fuori dalle accademie come l’antesignana Delia Derbyshire (sulla quale ha redatto la propria tesi di laurea all’Università dello Yorkshire), passando per gli imprescindibili Throbbling Gristle e derivati come Chris Carter, Cosey Fan Tutti, Peter Sleazy Cristopherson, ma, da sottolineare, non dall’ostinato-minimalismo di Michael Nyman autore della colonna sonora di quella magnifica/geometrica dark-comedy greenawayana: proprio in questo scarto sta la genialità della giovane musicista inglese, detto altrimenti nel rileggere in completa indipendenza uno dei mostri sacri della musica contemporanea del proprio Paese e avventurarsi in una soundtrack tutta e solo mentale con, già nella prima delle sei parti, una citazione mozartiana della sinfonia K364 in Mi Bemolle Maggiore per violino assolutamente da brividi. Insomma, Mozart sì, Nyman no… e come darle torto!

Partita all’interno di quella corrente della idm ex Warp definita hypnagogica (i giornalisti inglesi sono da sempre straordinari nell’inventarsi generi musicali), con questo lavoro Teresa Winter sposta l’asse della sua ricerca dal dancefloor verso territori decisamente più affini all’avanguardia elettronica digitale. Nella sua voce si sente una eco lontana di quella eterea di Elizabeth Fraser, in un ambiente musicale astratto che di quella fascinosa eredità fa un riassunto asciutto, definitivo.

Edito dall’etichetta di Manchester Death Of Rave, diviso in sei sezioni il “Drowning By Numbers” firmato Teresa Winter è sia un ottimo viatico per scoprire anche le sue opere precedenti, dischi densi di un’elettronica sofisticata e bella-allucinata (“Motto Of The Wheel” fra tutti), sia un validissimo pretesto per rivedere o a maggior ragione vedere per la prima volta uno dei film più visionari ma anche divertenti di quel genio del Cinema d’autore contemporaneo quale è il gallese Peter Greenaway.

Tracklist

01. Drowning By Numbers Pt I
02. Drowning By Numbers Pt II
03. Drowning By Numbers Pt III
04. Drowning By Numbers Pt IV
05. Drowning By Numbers Pt V
06. Drowning By Numbers Pt VI