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TERENCE HANNUM, Via Negativa

Via-Negativa

Terence Hannum è il tastierista (e la voce) dei Locrian ed è un artista visivo che incentra i propri lavori sulla musica. A casa, per capirci meglio, ho una sua art-zine dedicata integralmente alla rappresentazione dell’headbanging, ribattezzato per l’occasione “unholy bow”, ma potrei fare altri esempi di come Hannum prenda un tratto della sua esistenza “sonica” e in qualche modo lo divinizzi usando la sua creatività. Ecco dunque che le sue ultime fatiche sono delle specie di quadri (di tavole?) realizzati stendendoci sopra i nastri delle cassette. L’artwork di Via Negativa è uno di questi quadri e ben si sposa col disco e il suo minimalismo, probabilmente anche in ragione di un altro tema sotterraneo, che è quello dell’analogico. Le tracce (su vinile) di Via Negativa, infatti, non sono altro che lunghe meditazioni drone di synth od organo, e poco altro (favoloso il loop vocale all’inizio, che credo citi/riprenda The Crystal World dei Locrian). La chiave di lettura dell’album è data subito dal suo stesso titolo e da quello della prima traccia: “Become More, Become Less”. Il resto lo fa l’impronta fanta-horrorifica ben distinguibile di Hannum, che declina il sound che ha sviluppato all’interno della sua band secondo questo sua impostazione “filosofica”. È come finire trasportati in un mondo alieno e desertficato, ma, nonostante i motivi di inquietudine, ritrovare se stessi perché privi di tutto il resto, raggiungendo l’essenza del proprio io accordandosi alla semplicità dell’espressione di questo musicista, per poi tornare a casa più forti, liberi e consapevoli. Acquisto straconsigliato.