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TELLKUJIRA, S/t

È fuori per Superpang il disco omonimo di tellKujira, un quartetto da camera atipico in cui i violini sono sostituiti dalle chitarre, quelle di Stefano Calderano (She’s Analog, McCorman) e Francesco Diodati (Enrico Rava Quartet), mentre alle prese con viola e violoncello troviamo rispettivamente Ambra Chiara Michelangeli e Francesco Guerri. Il disco è un lavoro di composizione collettiva nato a seguito di lunghe sessioni di improvvisazione, poi registrato nel dicembre 2021: contemporanea, elettronica, art rock, free jazz, queste le coordinate forniteci dagli stessi protagonisti in merito ai cinque brani che compongono il disco. “Kujira”, il pezzo a cui è affidata l’apertura, è costruito attorno a piccoli dialoghi sospesi a mezz’aria (o meglio a mezz’acqua, visto che in giapponese kujira è la balena): nella ricerca timbrica troviamo l’incanto della sospensione, del non detto, del sussurrato. “Trompe Les Dieux” ha invece un andamento contrappuntistico e poliritmico, i pizzicati si intrecciano in un tessuto armonico che si sfrangia in un finale dalle tinte drammatiche. “Tomwaits” nasce come accompagnamento ideale alla voce del cantautore californiano, tutto uno stridere di corde rauco, un groove scalcinato di rumore denso e scuro; in “Interior Sketch” gli archi mimano la presenza di strumenti a fiato in un duetto free form che impatta dolcemente contro l’arpeggio di chitarra in un crescendo di tensione. Conclude “Piece Sombre” con la sua trama armonica elegante, i suoni finemente smerigliati e la fluidità con cui si passa da un umore all’altro in maniera ineccepibile.