TELEPLASMISTE, Frequency Is The New Ecstasy
Mark Pilkington collabora con Wire, è parte della radio Resonance FM ed è una delle due figure dietro a Strange Attractor Press, casa editrice che si occupa di esoterismi vari e altre bizzarrie culturali. Vedo che ha scritto le note di copertina dell’ultimo Stargazer’s Assistant, un gran disco uscito sempre per House Of Mythology, e lì era della partita pure l’altro titolare della sigla Teleplasmiste, cioè il suonatore di fiati – tradizionali e non – Michael J. York, il cui nome dovrebbe dire qualcosa a chi ascolta Guapo o anche Cyclobe (da quello che posso capire, qui York segue anche la parte elettronica assieme a Pilkington).
Alla House Of Mythology probabilmente vanno matti per questa specie di famiglia di sacerdoti del suono, e non si può dar loro torto, perché quest’album è una bomba a mano: distese di sintetizzatori, bordoni che rimandano a decenni fa, quando questi strumenti aprivano interi universi (non per caso il primo pezzo s’intitola “A Gift Of Unknown Things”), e stampavano il biglietto per viaggi quasi senza ritorno, infatti, ancora meno per caso, il secondo brano qui si chiama “Gravity Is The Enemy”. Proprio quest’ultimo episodio è quello dove la presenza di York regala al tutto qualcosa di davvero spirituale, unendo futuro e passato remoto, chiudendo insomma cerchi e altre immagini di questo tipo, i cui simbolismi di sicuro piacciono un sacco a Pilkington. Di passatisti ne abbiamo a bizzeffe (certo, qui fanno la loro comparsa anche i fiati, ed è forse un elemento di originalità), ma questi sembrano davvero essere molto portati per l’epoca alla quale hanno scelto di appartenere.
Tracklist
01. A Gift of Unknown Things
02. Gravity is the Enemy
03. Astōdaan
04. Mind at Large
05. Fall of the Yak Man
06. Radioclast