TEHO TEARDO, Diaz
Teho Teardo: MTT, Meathead, Matera, Here, Operator e il compositore di colonne sonore. Anni su anni a suonare, poi Salvatores, poi ancora altre musiche per il cinema e il progetto Modern Institute, fino al David di Donatello ottenuto per la soundtrack de “Il Divo”, uno dei film italiani più importanti dello scorso decennio. “Diaz”: il lavoro – necessario – di Daniele Vicari, che racconta una delle tragedie del G8 di Genova; parte da subito dopo la morte di Carlo Giuliani, si concentra (“girandoci intorno” per poi mostrarla, un po’ come in “Elephant” fa Gus Van Sant con la strage della Columbine) su quanto accaduto nella scuola che ospitava dei manifestanti, bastonati a sangue dai poliziotti (su questo singolo aspetto sentenze recenti non usano mezzi termini), e su come è andata avanti la storia a Bolzaneto. Il film ha fatto molto discutere non solo politicamente, ma anche dal punto di vista cinematografico. Teardo qui collabora con il celebre Balanescu Quartet (e la violoncellista Martina Bertoni) e pare scegliere due modi di commentare le immagini. Il primo sembra aver a che fare con il fatto tragico in sé e si traduce in archi sofferenti e chitarra scarna, con stile e misura, ben distante dalla retorica. Il secondo, meno accessibile, potrebbe aver a che vedere con la razionalità che si spezza a causa della tensione e delle scelte assurde di quei giorni: il quartetto pizzica le corde in maniera diversa e non ortodossa, più dissonante, mentre l’intervento elettronico di Teho si fa forse più percepibile, restando comunque sobrio. A proposito di questo approccio, Teardo da parte sua afferma che i componenti del quartetto grattavano le corde con le unghie per scandire il passare del tempo durante il “silenzio del dolore”, quello successivo agli episodi di violenza. Come si legge nell’intervista, poi, in alcune scene particolari, il compositore (e il filmmaker) hanno scelto il silenzio e basta. Un lavoro, dunque, che sta in piedi da solo, ma che dialoga col film e lo completa anche in maniera spiazzante. Tanto di cappello.
Tracklist
01. C’Est La Guerre
02- I’ll Be So Glad When The Sun Goes Down
03. Fallen
04. The Model Policeman
05. A Perfect Agitator
06. I’ll Meet You On That Other Shore
07. Never The Same
08. Anatomy Of Melancholy
09. Stare A Guardare
10. He Done Fell Dead
11. Map Of Disappearance
12. Wish You Were Husker Du
13. Her Blood Dried In The Sun
14. (Tricky) Evolution Revolution Love