TEHO TEARDO con MARTINA BERTONI e JULIA KENT, 14/11/2013
Ferrara, Zuni.
Zuni è una delle pochissime realtà ferraresi a ospitare eventi di portata nazionale e internazionale, ricercati e curati al dettaglio, richiamando a sé fedeli frequentatori e avventori occasionali, che rimangono spesso stupiti da questo piccolo e accogliente locale. Zuni è una stanza piuttosto ampia, ma è come se facesse parte di casa tua. Chi non vorrebbe avere nella camera accanto un cineforum con titoli non convenzionali e non reperibili nelle sale cinematografiche italiane, un brunch domenicale con dj set per sconfiggere l’hangover del sabato sera e live di band come Underground Youth, Mombu o Captain Mantell? Rispondetevi da soli.
Il live di Teho Teardo e Martina Bertoni + Julia Kent fa parte dell’evento Colla+eral 2013 e ha richiamato un pubblico attento e vario, tra i devoti al compositore italiano e alla violoncellista canadese e i curiosi catturati dal passaparola in città e sui social network.
Teho Teardo arriva a gennaio 2013 con un prodotto solista che non lascia spazio alle repliche di quanti avessero ancora dubbi su quali siano le speranze della musica italiana: Music For Wilder Mann è una ricerca che attraversa il rapporto tra uomo e natura, una physis che invade l’uomo e lo riempie di senso panico, creando un tutt’uno originario e ancestrale. Il leitmotiv dell’album è accompagnato dagli archi del Balanescu Quartet e dai lavori di Charles Fréger. Il fotografo francese si è espresso con un progetto visivo dedicato a costumi che richiamano popoli antichi, ritualità pagane legate alla natura, agli alberi, all’acqua, immergendo il tutto in paesaggi sognanti, selvaggi e spogli di artifici umani. Pellicce, legno, erba alta, neve e sterpaglie compongono ogni immagine, creando una collezione di creature buffe e inquietanti che il pubblico ammira in proiezione durante il live.
I brani tratti da Music For Wilder Mann vengono inframmezzati da composizioni prese dalle colonne sonore sognanti e a volte commoventi di Teardo, da “La ragazza del lago” fino a “Diaz”, un film divenuto caro agli italiani. Un live completo di tutti gli elementi per poter apprezzare l’insieme del lavoro di questo musicista, con tracce inedite del passato eseguite con un altro strumento acustico. Accompagnato dalla chitarra e dal violoncello delicato di Martina Bertoni, con Julia Kent in apertura e chiusura, il viaggio si snoda tra luoghi ed epoche diverse, da un’Islanda immaginaria alle sponde nebbiose e fredde dei laghi di Fusine, dai corridoi carichi di silenzio di un liceo di Genova a delle grotte in riva al mare. Tante storie, tante dimensioni collegate tra loro, per le quali tornare alla realtà di una piovosa serata ferrarese è come svegliarsi mentre si sogna di cadere.
Per le foto ringraziamo Luciano Laghi Benelli.