C’è tutto un mondo che per post-rock intende i saliscendi influentissimi e stracopiati dei Mogwai, ma sono esistiti anche i Seefeel, che sono partiti dalle chitarre per polverizzarsi e diventare...
L’ultimo di Daniel Lopatin è un lp che richiede pazienza, perché privo dell’impatto repentino che caratterizzava il suo predecessore (con il quale condivide un gusto alquanto scoperto per ...
Il lungo titolo del nuovo disco di Yves Tumor sembra contenere un riferimento alle singolari invenzioni di Willy Wonka, protagonista del romanzo del 1964 di Roald Dahl, più volte oggetto di trasposizi...
Wu-Lu è l’alias di Miles Roman Hopecraft, vero nome del Banksy della musica black britannica. Arriva da South London/Brixton, città/quartiere multietnico e sorta di capitale inglese per legalizzazione...
Durante gli anni delle scuole medie mi divertivo ad assemblare su musicassetta dei bizzarri pastiche di musica presa a casaccio dalla radio, brani da vecchi 45 giri della mamma inglese di un mio compa...
Annunciato con esiguo anticipo e accompagnato come sempre da poca promozione (niente dirigibili nei cieli di Londra alla Aphex Twin, per dire), arriva il nuovo album degli Autechre, il tredicesimo se ...
Si è più volte detto di come la musica di Lorenzo Senni serbi nel profondo il riflesso delle notti in Riviera Romagnola, l’impronta della trance di un paio di decenni fa, delle megadiscoteche, delle g...
L’italiano – penso non debba spiegarvelo io – è una lingua di una ricchezza e di una complessità incredibili, se parametrata ad esempio con l’inglese. Vi sono però aggettivi inglesi che si...
Æ, con queste due lettere i fan di mezzo mondo si riconoscono in una sorta di credo, quello derivante dalla passione per la musica del duo proveniente da Rochdale, cittadina-satellite di Manchester no...
L’ultimo lavoro di Lorenzo Senni esce con un titolo abbastanza evocativo, che sembra voler far eco a un universo di riferimenti: dal “jazz” di Ornette Coleman al “punk” dei Refused, fino al “roc...
Ha fatto piacere l’approdo di Senni alla Warp. Ritengo che la liaison con l’etichetta inglese prima o poi si dovesse fare per via della passione comune per l’elettronica tutta. Scontato poi ricordare ...
La musica per aeroporti, la musica discreta, la mia vita nel cespuglio dei fantasmi, musica per film, la goccia, prima e dopo la scienza: anche solo scegliendo pochi titoli della copiosa discografia d...
L’approccio e le opinioni di un ventenne sarebbero profondamente diversi dalle mie. Mi spiego meglio: Garden Of Delete è davvero come un giardino immaginario a forma d’hard disk, dove sono sepolti vec...
Decrittare l’ultimo lavoro di Daniel Lopatin aka Oneohtrix Point Never richiederebbe lo spazio di un saggio sociologico, tali sono il portato e le implicazioni – anche e soprattutto extra-musicali – d...