Tornano i Gufonero, duo formato da Marcella Spaggiari e Andrea Bertagnolli che ha esordito con un un 7” nel 2016 e che abbiamo poi ritrovato in compagnia di Sovereign e La Cuenta e, infine, con un liv...
I Treehorn (riferimento voluto al produttore di porno del film The Big Lebowski?) nascono nel 2005 a Cuneo, spesso da noi citata come una delle culle naturali del noise italiano, particolare important...
I Dead Elephant hanno lasciato un vuoto incolmabile, inutile girarci intorno: con soli due album e un ep autoprodotto (cui va aggiunta, per completezza, la partecipazione a una raccolta a dir poco sui...
Nati dalle ceneri dei Ghost Empire, nome ormai storico della scena nazionale, i toscani Idlegod arrivano qui grazie all’interessamento di una serie di etichette che non hanno bisogno di presentazioni,...
Alla fine è uscito un album degli OMZA, con suoni perfetti e grafiche più che all’altezza: otto potenziali singoli, scritti nel corso degli anni, più la cover di “Moonage Daydream” di Bowie (che quasi...
I francesi Dead Like Me tornano con un album che si snoda dal mito greco di Persefone grazie a un suono che attinge alle radici postcore e noise per attualizzarle con un piglio non convenzionale, a tr...
I Lleroy non hanno certo bisogno di presentazioni, almeno da queste parti. Abbiamo seguito la loro storia fin dagli esordi e di recente abbiamo presentato lo split, uscito per la serie Volumorama, al ...
Enrico Cerrato suona basso e tastiere negli Infection Code, band che abbiamo intervistato due volte, e lo troviamo anche nei Moksa, terzetto basso-batteria-sax, oltre che nel duo Gabbiainferno. Mancav...
Crudo, nomen omen, è il titolo del nuovo disco dei Nadsat, duo chitarra e batteria che si pone come fine ultimo quello di riportare alla loro essenza intima sonorità solitamente complesse e di non fac...
Ritocca la formula ma non la traiettoria generale il quintetto savonese, al suo secondo full-length, co-prodotto da un nugolo (trentotto!) di etichette indipendenti di ogni dove, a due anni di distanz...
È una nutrita cordata di etichette quella scesa in campo per tenere a battesimo il disco dei Demikhov, band di noise strumentale che prende il nome da un controverso scienziato russo pioniere dei trap...
I Cani Dei Portici sono in due (chitarra/batteria) e affondano le mani nel pensiero non conforme di chi ha sempre cercato una via alternativa al suono distorto, cioè – per loro stessa ammissione...
I Carnero escono per una cordata di etichette che abbiamo incontrato spesso, a ribadire (vedi il caso di Shove e Dio Drone) come esista ancora un sottobosco in fermento, abitato da gente sempre intenz...
Uno dei gruppi grindcore più promettenti del nostro Paese sono gli Ape Unit. Attivi dal 2008 e nati da una costola dei Septycal Gorge (anzi due, visto che condividono cantante, Mariano Somà, e chitarr...