Era il 2015 quando ho parlato dell’esordio solista di Welburn, Hold, intervistandolo. Il suo basso e una batteria, e Ableton per le atmosfere e l’assemblaggio: questi sembrano di nuovo i suoi attrezzi...
Nel mio mondo ideale, ispirato a principi di giustizia e bellezza (vera, non grande), gli Zelienople riempirebbero non dico gli stadi ma almeno i palasport di ogni continente e le major farebbero a ga...
Quando penso all’americana Clarice Jensen, direttrice artistica dell’ACME (American Contemporary Music Ensemble), ho solo Hildur Guðnadóttir come riferimento o quasi, ma comunque non so dire bene qual...
Dose doppia di Erik Skodvin, questo mese: la sua etichetta Miasmah cura infatti la riedizione dell’esordio a nome Svarte Greiner, originariamente pubblicato da Type nel 2006, e contemporaneamente tira...
B/B/S/ è un acronimo che sta per Baker, Belfi, Skodvin: poca fantasia per i nomi quindi, ma una notevole verve creativa quando si tratta di mettere le mani sui rispettivi strumenti. Andrea Belfi è il ...
James Welburn è inglese, vive tra Berlino e Lillehammer, ha lavorato diversi anni per la Ableton e si occupa pure di arti visive. Suona anzitutto il basso, tanto che è entrato a far parte del progetto...
Il senso di perdita d’equilibrio che dà apprendere della morte di una persona cara, l’accumulo disordinato di dolori e pensieri, anche a seconda di chi è e di come è scomparso. Quel buio pesto, sconfo...
Dopo quello Baker / Belfi / Skodvin, Miasmah mette in circolo un altro terzetto devastante: Rutger Zuydervelt (Machinefabriek), Gareth Davis e Leo Fabriek, quindi elettronica più sax più percussioni (...
– Trevor, is someone chasing you? – Not yet. But they will when they find out who I am. Baker, Belfi, Skodvin. A Berlino, due anni fa, comincia la collaborazione tra il chitarrista canades...