Il mistero, l’oscurità, la suggestione. Ci approccia in modo sibillino Ark Zead, che in Niptaktuk unisce paesaggi lontani e glaciali a scie luminose che paiono code di comete o di stelle cadenti nel b...
Roberto Galati è in qualche modo un operatore minerario, perché possiede la capacità di leggere il terreno senza lederne la natura, trasformandolo in qualche modo in suono attraverso il suo corpo e il...
Non è di moda parlare di uno iper-produttivo come Aidan Baker, di sicuro uno dei miei musicisti preferiti di questi anni, uno che ha trovato una sua “voce” a l’ha declinata in tutti ...
È una vita (sprecata, lo so) che pubblicizzo Alessandro Tedeschi e il suo lavoro con/per Glacial Movements. Anche in questo caso do per scontato che si sappia che mi trovo in una nicchia a scrivere di...
Ode al Ragnarök, quando l’intero mondo sarà distrutto e, quindi, rigenerato al culmine della battaglia finale tra le potenze della luce e dell’ordine e quelle delle tenebre e del caos. The...
Murcof (Fernando Corona, nato nel 1970 a Tijuana) ha all’attivo cinque dischi su Leaf (quattro album e un progetto su commissione), alcune colonne sonore e lavori a più mani con artisti come Phi...
Da un lato Eraldo Bernocchi, con un bagaglio d’esperienza in più generi e band, dall’altro Alessandro Tedeschi, che manda avanti da oltre dieci anni Glacial Movements, un’etichetta su cui continuano a...
Vive di vita propria il nuovo disco di Robin Rimbaud, che si intitola The Great Crater ed è appena uscito su Glacial Movements. Il che è un vantaggio, considerando il carattere difficile, rizomatico, ...
Glacial Movements, come sappiamo, è l’etichetta romana con il singolare pallino di produrre dischi di ambient isolazionista incentrati sul motivo del ghiaccio perenne alle latitudini estreme. Allo sco...
Robin Storey, cioè Rapoon, cioè un ex Zoviet France, ha un ruolo nella storia di Glacial Movements: è stato il primo nome importante a credere nel concept dell’etichetta di Alessandro Tedeschi e quasi...
La soddisfazione in questo caso forse se l’è tolta soprattutto Alessandro Tedeschi di Glacial Movements: crei da solo un’etichetta, ti basi su di un’estetica in apparenza molto rigida, riesci a ...
La storia del croato Petar Sakic (Frozen Thoughts, Phobos) è una di quelle che si sentono spesso: si parte dalla dance, ci si stufa o si vuole anche fare altro, e si passa a sperimentare con l’ambient...
Glacial Movements è solo secondariamente un’etichetta, è prima di tutto l’incarnazione della filosofia di Alessandro Tedeschi/Netherworld: i lavori prodotti sono caratterizzati da un conce...