Secondo disco su Drag City per i Magik Markers, ulteriore svolta verso una certa attitudine indie da “magnifici anni Novanta”. Elisa Ambrogio e Pete Nolan sono saliti agli onori delle cronache musical...
Sogni, violenti acquazzoni, l’arcobaleno che ne segue e che si conficca in territori di laminati a color pastello, mentre un vento gentile sparge pulviscoli dorati in ogni dove. Don’t Tell...
Altro giro e altra corsa per il musicista in passato conosciuto come Smog. Già col precedente Apocalypse aveva colpito per la sua capacità di scrivere ed interpretare canzoni come pochi altri. Quello,...
Prima di annoiarvi a morte coi fatti, preciso che siamo di fronte a un disco formalmente perfetto, ma non per questo il migliore che possiate sentire. I protagonisti della storia sono Stephen O’Malley...
Disturbing The Air è stato poco considerato, ma rimane un gran disco dello scorso anno, assolutamente da recuperare nel caso ve lo foste persi. Strano, però, che Azita torni “presto” con un altro lavo...
Se Emil Amos e il signor Cisneros avessero smarrito la strada dell’ispirazione, li avremmo perdonati. Un percorso valido e ricco di suggestioni, tra fremiti sludge e tremori stoner, l’avevano già comp...
Per il nuovo Six Organs Of Admittance, giunto a un solo anno di distanza dal suo predecessore, ho sfruttato due amici della cui competenza musicale mi fido ciecamente. Il primo, un nostalgico, ignaro ...
Assieme ai Thee Oh Sees e pochi altri eletti, la “stella” garage del momento è Ty Segall, impegnato stavolta in un disco-collaborazione con i White Fence di Tim Presley, che vede la partecipazione anc...
Si legge Black Bananas, si scriveva RTX, mentre qualche secolo fa ci annichilivano soavemente come Royal Trux. Da un bel po’ è ormai gioco esclusivo di Jennifer Herrema e si ascolta rock psichedelico ...
“Jesse Harper”, per avere le stesse iniziali di Jimi. Un 1969 vissuto come rock comanda, un demo pronto a diventare disco per gareggiare e, forse, vincere contro Dio Hendrix, ma tutto va in malora qua...
Urstan è dovuto alla lungimiranza dello Scotland’s Centre for Contemporary Arts, che ha commissionato ai due musicisti un tributo/studio che riproponesse in chiave personale la musica e la cultu...
Dai Lights ai Cliffie Swan, Sophia non cambia stile e mood neanche nel caso dell’esordio solista. Si sprecano lettere d’amore al pop anni ’70 e ’80, da Madonna ai Blondie. È ben lontana dalla parodia ...