The Great Saunites vuol dire anzitutto basso più batteria. Om (accenni), reiterazione e pesantezza nella prima traccia “Dhaneb”: in pratica qui ho di fronte il duo inscalfibile che ho imparato ad appr...
Ho avuto modo di seguire i Sunday Morning dagli inizi fino al punto in cui sono arrivati oggi. Il gruppo romagnolo affonda le sue radici storiche negli anni Novanta, periodo in cui mi divertivo ad and...
And at the end I never received affection. I never received love. I ended like a flower. Cut before it blooms. – The Flower Trapcoustic è giunto al terzo album per la romana Geograph (dopo Bonsai Hear...
Nella mia mente il nome Metzengerstein è legato al ricordo della varicella. La maggior parte delle persone potrebbe associare la fastidiosa malattia esantematica tutt’al più a qualche sigla di cartone...
Meglio conosciuto per le sue cose techno siglate Surgeon, Anthony Child torna a immergersi, armato di Buchla Music Easel, nella lussureggiante vegetazione della giungla di Maui, una delle isole maggio...
Lavoro breve, e a più mani, questa nuova pubblicazione opera della romana Eklero. Dopo l’Octagon Ep dei Retina.it è la volta di qualcosa che probabilmente serve ad allargare il proprio raggio d’azione...
Sono in quattro e provengono da Tortona, profonda provincia piemontese al confine con la Lombardia, e sono passati, se non ho inteso male, per un recente cambio di line-up. Vibes Addiction è il primo ...
Conosciamo benissimo Theologian, di sicuro uno dei nomi da ascoltare nell’ambito delle elettroniche radicali, mentre è la prima volta che parliamo dei Lament Cityscape, terzetto americano che si muove...
L’errore più grossolano sarebbe catalogare i The Bone Machine come la solita band revival a cavallo tra garage e rockabilly, il solito menù per nostalgici di un’epoca che non hanno vissuto se non al c...
Vengono da Venezia, sono in due, Lorenzo Petri a chitarra e voce e Nicola Zanetti alla batteria, e amano fare un gran casino (zitti zitti sono giunti al quinto lavoro…). I riferimenti sembrano essere ...
Sicuramente l’onniscienza è l’ultima delle mie doti, ammetto così che non avevo idea che i Dead Conspiracy di Portland fossero ancora in giro. Ero rimasto a quel cd-promo di un solo pezzo ...
Esordio vinilico di quattro pezzi per i giovani finlandesi. Anzi tre, considerato che uno è una semplice introduzione. Diciotto minuti che catapultano gli Excuse nella piazza sterminata e affollatissi...
I francesi Abduction si presentano come quattro untori pronti a spargere la pestilenza con un black metal dai tratti “trionfalistici”. Sei pezzi lunghi e articolati, in cui la vena pulsante e violenta...
Credo proprio che l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America contribuirà a innalzare ulteriormente il grado di rabbia e odio che già fomentano una parte della scen...
Il quartetto marchigiano giunge al terzo disco e prosegue bene – difficile avere dubbi data la natura cristallina della proposta – quella che pare proprio una missione: suonare in un certa maniera, ci...