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STUDIO MURENA, S/t

Il termine “New Jazz” identifica una corrente di giovani musicisti formati nel jazz ma con i piedi ben piantati nel presente. Potrebbe sembrare una cosa assolutamente rivoluzionaria per chi – come me fino a qualche tempo fa ha sempre considerato il Jazz un genere da bacchettoni, pedante e autocelebrativo: un’idea non del tutto errata a causa dell’eccessivo elitarismo messo in atto dagli estimatori nel corso degli anni. Non è questo il posto per fare un excursus della sua storia ma certo è che il Jazz, prima di diventare un genere da sfoggiare nei grandi salotti bianchi, fosse rivoluzione, fermento, sudore e alcohol.

Negli ultimi due anni in particolare, la forma jazzistica è entrata di prepotenza nella costruzione anche di alcune forme del Pop, tanto da fare classifica, moda, movimento grazie a giovani musicisti che alla loro preparazione accademica hanno unito soprattutto il Rap e l’R&B. Un’evoluzione naturale, una propensione all’esterno da una parte e una curiosità sempre maggiore dell’ascoltatore medio nel guardare oltre i confini.
Dall’Inghilterra, sempre grande fonte di ispirazione per il Mondo tutto, all’Italia, passando per lo Studio Murena di Milano che nasce proprio negli anni giusti e dal conservatorio arriva al Jazzmi, MusicalZOO e Jazz on the Road, sul palco con The Comet Is Coming, Davide Shorty & Funk Shui Project, Inoki; poi a Casa Bertallot o nelle playlist di Ghemon (punto di riferimento di questa “nuova corrente” italiana).

Il nuovo lavoro del collettivo, formatosi nel 2018, fa un passo ulteriore aumentando la potenza di fuoco con l’ingresso dell’MC Carma. Si fa Rap in 5/4 (“Long John Silver”) sfoderando ritmiche veloci, dinamiche e controllate come nel più classico dei manuali di Jazz, al quale però è necessario aggiungere liriche e linguaggio attuale (“Amore E Droga”), suoni ricercati e per niente scontati pur nella loro vicinanza alla tradizione. Trovi tutta la scuola Rap di Milano nello stile di Carma e nella musica il gusto innato di mostri sacri come Chick Corea o Jaco Pastorius che hanno contribuito alla diffusione del Jazz Fusion, il cui inizio è imputabile anche e soprattutto a Bitches Brew di Miles Davis. Il nuovo lavoro dello Studio Murena è di jazz adulto impreziosito dalle liriche giovani dell’MC Carma, con la trasversalità di un progetto che potrebbe piacere ai nostri padri con la pipa così come ai giovani rapper wannabe che vorrebbero stare in ogni classifica Spotify.  Qui però la qualità è alta e magari certe classifiche le schiveranno (meglio così), ma andranno lontano.