STRATEGY, Pressure Wassure
Di Paul Dickow / Strategy da Portland (Oregon) mi occupai un paio di anni fa circa. Quel disco, omonimo, era un devasto elettro-psych parecchio interessante (in effetti fu una lieta sorpresa). Ora, con questa uscita in forma vinilica di 12”, cambia decisamente traiettorie, ma chi lo conosce bene sa che s’è mosso in più ambiti (viene anche da un paio di uscite per la Kranky) e che suona e pubblica lavori in vari formati da una decina d’anni ormai. In pratica le sue atmosfere “pesanti” qui diventano più impalpabili ed elettroniche, e va registrata la totale assenza della voce. Basta ascoltare il tripudio delle ritmiche nella volutamente confusa e flippata “Bubble n’Snare”, tra virate dubstep e grasse linee vagamente hardcore-techno, o la colorata e felice “Mesohippus” nel secondo lato. Tutto questo Pressure Wassure (titolo e copertina sono notevoli) si muove più o meno in quella direzione (è una sorta di breve bignami di suoi vecchi pallini produttivi), anche quando viene volutamente rallentata la tensione ritmica, come succede nella meno effervescente traccia posta in chiusura, la quasi dub “Tainted”. A meno che non siate dei completisti, e catturati dal sacro fuoco di certe musiche, posso affermare sostanzialmente che trattasi di un lavoro che ha la tendenza a farsi dimenticare in fretta.