STRAIGHT OPPOSITION, The Fury From The Coast
I veterani Straight Opposition, archiviati i festeggiamenti per il decennale dell’album Step By Step, si gettano a capo fitto in un nuovo disco, ulteriore manifesto programmatico di un modo di vivere l’hardcore totalizzante e a dir poco insofferente verso chiunque lo consideri un mero stile musicale, peggio ancora tenti di separare il termine dalla sua originaria filosofia militante. La band non ha nessuna intenzione di concentrarsi sul solo aspetto sonoro, ma continua nella sua crociata per mantenere alta la guardia contro ogni forma di mercificazione e svuotamento di ciò che da sempre rappresenta uno stile di vita più che una “semplice” forma espressiva. Che l’esistenza sia una continua lotta si evince sin dalla ficcante copertina, che ritrae un duello all’ultimo sangue tra due creature marine, la furia dalla costa appunto, un modo per condensare in un sol colpo il forte legame con le proprie origini geografiche e con la propria attitudine barricadera. Gli anthem contenuti nel disco rovesciano sull’ascoltatore una mazzata di hc energico e ben bilanciato tra potenza e capacità di colpire con cori e stacchi da manuale. Nulla di innovativo, per carità, ma l’assoluta onestà intellettuale e la capacità di trasmettere passione rendono credibile e assolutamente godibile un album nato per essere suonato dal vivo e lasciare il segno nel pit. Del resto, la denominazione old school è vissuta dalla band più come approccio mentale che come staticità compositiva, visto che non sono bandite influenze esterne (principalmente rap e metal), anche se sempre impregnate di quello spirito fieramente hardcore che permea ogni singola nota del disco. Insomma, ancora una volta, gli Straight Opposition si dimostrano indefessi paladini di una tradizione che non vuol proprio saperne di presunti funerali e avvicendarsi di mode, tentativi di infiltrazioni ideologiche e posticce rivisitazioni a scopo di lucro. Fosse solo per questo, noi saremo sempre dalla loro parte.