ST.RIDE, Deutschland Femdom

STride

Senza troppi giri di parole: Deutschland Femdom è un disco per nulla semplice da decrittare, perciò se siete ben disposti a perdervi nelle spirali rumoriste degli St.Ride ne trarrete giovamento, altrimenti statene alla larga. Il duo genovese ha sempre attuato una sorta di profonda analisi delle fonti acustiche (e un gioco con esse), a volte riuscendo a dar loro perfino un taglio “pop”, ad esempio – sto semplificando molto – nel recente brano per la compilation di Under My Bed, più in generale affondando il piede sull’acceleratore per dirigersi verso lidi cocciutamente impenetrabili. Questo lavoro segue il consueto solco fatto di ardite polluzioni: tre pezzi lunghi e complessi, nei quali Edo Grandi e Maurizio Gusmerini s’immergono, uscendone ancora una volta cambiati. Parlerei comunque di una forma di “isolazionismo”, perché non si va tanto lontani da essa quando si mettono le orecchie nelle (per me piacevoli) volute elettroniche di “Sotto Docce Di Petroli” o nella gocciolante e sinistra, quasi horrorifica, “Mormorando Evi Fugaci”, per non dire della texture aliena composta da immaginarie concrezioni in “Dispiega Le Sue Piume”. Chiaro poi che se decidi di avvalerti di uno come Rashad Becker in fase di mastering, allora vuoi dare quel forte taglio chirurgico e potente che aleggia infatti sull’intero lavoro. Mi piace considerare quest’album come un’ipotetica soundtrack per immagini mute, di evidente matrice sperimentale (mai termine fu più adatto per i due): per un attimo ho pensato a un “minaccioso” Stan Brakhage, stavolta innamorato del sonoro… Per fortuna ognuno di voi avrà la possibilità di farsi la propria idea personale.

Nota: il disco è uscito da poco per Solar Ipse Audio House del nostro amico Loris Zecchin, col quale abbiamo spesso lavorato assieme. Ci trovava dunque ben disposti. Gli St.Ride pure.


Tracklist

01. Sotto Docce Di Petroli
02. Dispiega Le Sue Piume
03. Mormorando Evi Fugaci