SQUADRA OMEGA, Lost Coast (a M.A. Littler film)
La Squadra Omega è un progetto a formazione aperta che come punti fermi ha Matt dei Mojomatics e Andrea Giotto (With Love, Nihil Is Me e Be Maledetto Now!, quest’ultimo con suo cugino Von Tesla quand’era Be Invisible Now!). C’è molto in comune tra loro due e altri passati su Boring Machines, si può pensare all’innamoramento per il kraut, l’assenza di rigorosi concept/seghe mentali e la voglia anzitutto di suonare. Per accorgersene basta andare a un loro concerto (purtroppo io ne ho visto uno solo, con doppia batteria e gattonata per tutto il locale). Con la colonna sonora di “Lost Coast”, invece, la Squadra Omega s’è messa al servizio del regista e s’è mostrata durante la sua fase down. Il film è in bianco e nero, non ha dialoghi, solo paesaggi, è pienissimo di silenzi ed è molto statico, nonostante il (falso) protagonista sia un viandante. All’inizio qualche frase in sovraimpressione fa capire che questo è un lavoro sullo sbarazzarsi della routine urbana e recarsi in un posto dove l’uomo non mette piede, ma soprattutto sullo smettere di razionalizzare, quindi – apparentemente – siamo in perfetta sintonia con la missione della Squadra Omega, il che spinge al proseguimento della visione, durante la quale poco cambia in termini di soluzioni adottate, ma alla fine va bene così, perché musica e immagini finiscono per commentarsi reciprocamente, quasi su di un piano paritario. La scarnificazione operata dal regista Littler è la stessa messa in atto dal gruppo, che mette al centro una chitarra scabra e quasi drone e si concede qualche tocco di batteria (breve comparsa iniziale di OmegaDav, sempre dai Mojomatics) e di piano, oltre a ricorrere a un flauto che quasi diventa un allaccio a certa ambient “etnica”. Non posso sapere se abbiano fondamento paragoni (motivabili) con Earth o col catalogo Kranky, perché può essere che i due – come sempre – siano andati indietro di quarant’anni alle radici di questi suoni, per poi fabbricarne uno loro.
Aver a che fare coi silenzi non è semplice, nel passato recente – e a volte proprio su commissione – ci sono riusciti Murcof, Vainio, Mica Levi per lo score di “Under the Skin” e l’ultimissimo Kreng: la Squadra Omega magari non li ha eguagliati, forse è mancato il colpo di genio, però di sicuro ha portato a casa il risultato.
P.S.: Boring Machines fa la cosa giusta e vende vinile e film assieme, del resto l’amministratore delegato è uno che ne sa.