SPYLOWN, Depth
Originari della Svizzera e attivi dal 2003, gli Spylown propongono una violenta mistura di grind e postcore urticante, senza disdegnare più di un’incursione in campo metal. Si parte con una ritmica ossessiva e martellante, che si apre all’improvviso su un oceano di distorsione e urla strozzate, per quella che è la migliore presentazione possibile dell’universo Spylown: i riff sono taglienti e ricchi di rabbia repressa, la batteria fornisce un tappeto di devastazione su cui atterrano stacchi chirurgici e bordate dal retrogusto noise. Su tutto aleggia una cappa metallica che dona potenza e aggressività ai suoni, a tratti fin troppo precisi e curati, ma l’intervento di alcune sporcature e la presenza della – già menzionata – distorsione brutale assolvono al compito di impedire che quest’attenzione ai particolari possa in qualche modo smussare l’impatto delle dodici tracce presenti. L’insieme funziona e getta l’ascoltatore in un vortice di caos gestito con perizia dai quattro, in possesso di una scrittura dinamica quel che basta da differenziare tra loro le tracce e rendere il viaggio abbastanza vario da catturare l’attenzione. La caratteristica principale degli Spylown sembra essere l’utilizzo di stacchi subitanei che conferiscono al suono un taglio frammentario e asettico, quasi si trattasse di scariche elettriche rilasciate e bloccate in un flusso alternato eppure incanalato in una direzione ben precisa, aspetto che rimanda a chiare lettere al postcore a cavallo tra millenni, qui attualizzato da un’attitudine feroce e debitrice ai progressi successivi, senza mai scadere nel metalcore più becero ma in qualche modo a esso contigua. Nel suo complesso, si tratta di una proposta non proprio innovativa, ma dotata di una solida personalità e di una preparazione tecnica degna di menzione. Se a questo si aggiungerà in futuro una maggiore ricerca di percorsi più originali, il risultato finale ne guadagnerà non poco. Da tenere d’occhio, ma per ora nulla per cui perdere il sonno.
Tracklist
01. Pentagrammic Antiprism
02. Why
03. Corrosive
04. A PlaceTo Be Taken
05. You Can’t See The Best Of Me
06. Step By Step
07. The Paper God
08. Give Me The Truth
09. Refused, Even The Noise
10. Inside
11. Dead Pigs
12. Nothing