SPOSA IN ALTO MARE, Nevergrind
Gli Sposa In Alto Mare sono un’istituzione del grindcore veneto, suonano sempre e dappertutto, scatenano feste, ognuno di loro ha dei progetti paralleli altrettanto interessanti (Gusto Rana! Zine, Cioran, Cadavercum), ma soprattutto la loro attitudine rimane più punk che mai. Dal 2009, anno di uscita del leggendario Canti Liturgici, si sono concentrati solo su split in ogni possibile formato per un totale che supera le quindici uscite, in linea con gli Agathocles (c’è n’è infatti anche uno con loro), ai quali devono qualcosa in termini di influenze e ai quali viene reso onore con la cover di “Is It Really Mine?”. Quest’anno, finalmente, pubblicano un album, Nevegrind, che fin dalla copertina (e dal titolo) dichiara guerra al prendersi sul serio. Nevergrind rappresenta poi una deviazione stilistica per la band di Padova, si fa più ricerca sul suono, il che non vuol dire tentare di avere un suono migliore, anzi: la linea tenuta è molto cacofonica, si coglie tutta l’essenza caotica dei loro concerti. La tracklist è un matrimonio – o forse un divorzio – ben aggiustato fra vecchie perle e nuove hit. Si inizia con la domanda “Spenderesti Mai Dei Soldi Per Sta Merda?”, giusto per chiarire le intenzioni, ma il via vero e proprio del disco è dato da “Necrofagiano (Fly High In The Sky)”, traccia esemplificativa di tutto il disco: qui si colgono le varie voci, la ruvidezza delle chitarre, la demenza dei testi e quella frenesia anarchica del live di cui si parlava poco fa. I pezzi classici, come ad esempio “Bicicletta”, sono a volte riproposti in varianti provocatorie: la migliore di queste è “Mi Scappa Uno Stoner” al posto di “Mi Scappa La Cacca”, manifesto della band. Qui si riversa l’odio, o forse la simpatia, verso un genere che in veneto parla fin troppo e il risultato è che l’indigestione porta a defecarlo. Altri rimandi anticulturali li troviamo in “Nucleare (Kurt Cobain Version)”, in dialogo con la copertina, o – caso più blasfemo – in “Devi Essere Malandrino Se Trasformi L’Acqua In Vino”. Un altro gruppo stimato dagli Sposa sono i Sore Throat, pure loro elogiati in un Floppy-Disc tributo e qui con la canzone più corta dell’album (“Balsamoth”), in pieno stile Unhindered By Talent. Far uscire un cd non era la preoccupazione più impellente della band, ma i risultati sono davvero rappresentativi, un summa del pensiero di un gruppo che sta facendo la storia dell’underground padano. Da non farsi sfuggire la ghost-track, un pezzo mistico di Padova.
Tracklist
01. Spenderesti Mai Dei Soldi Per Sta Merda?
02. Necrofagiano (Fly High Into The Sky)
03. Bicicletta
04. Elezione Gastrointestinale
05. Prendo La Caffettiera Con La Canottiera
06. Nucleare (Kurt Cobain Version)
07. Iva Zanicchi Caga In Diretta
08. Is It Really Mine?
09. Balsamoth
10. Kamikaze
11. Batman’s Revenge On Ozzy Osbourne
12. No,We Aren’t Another Fuckin’Stoner Doom Band
13. Mi Scappa Uno Stoner
14. Testicular Trauma
15. Mai Mettere Il Dentifricio Sul Cazzo
16. Devi Esser Malandrino Se Trasformi L’Acqua In Vino!
17. Solido
18. Poo Fighters