THE SONS OF ANARCHY, A New Consciousness
Figli dell’anarchia, perché innamorati del senso di profonda libertà che deriva dal realizzarne i pregi. I difetti, dimenticati, in questo caso non fanno parte del sogno. Da qui un lumicino di speranza perché si possa realizzare una sorta di nuova coscienza generale, a salvarci tutti. Nati nel 2003 come Silverplated, Raffaele Benevento e Andrea Perillo cambiano moniker dieci anni dopo, dopo che nel frattempo si erano dati molto da fare come sezione ritmica degli A Toys Orchestra. “Completati” qui dall’apporto di Michele Colasante, non si allontanano molto dai territori sonori della band-madre: ogni pezzo di A New Consciousness è svolgimento di materia pop, in questo caso meno articolata e più propensa a nutrirsi di elettronica, dunque con afflato synth-pop. Un disco in crescendo, magari non particolarmente guizzante in partenza, ma con uno splendido arrivo, materializzato nella doppietta “Dead” e “Surrender”: torch song molto emotiva la prima (con Beatrice Antolini al piano e Laura “Mimes Of Wine” Loriga alla voce), dai sapienti tocchi psichedelici la seconda. Qui e là non mancano comparsate di Enzo Moretto e Ilaria D’Angelis, ma la composizione è tutta opera di Raffaele. Appagante.
Tracklist
01. Serpico
02. Brother
03. Time To Reflect
04. Flames
05. Black As Your Soul
06. Shame
07. I Won’t Let Me Fall Apart
08. I Want You
09. Dead
10. Surrender