SO IS THE TONGUE, A Child Of Divorce
I So Is The Tongue sono un trio americano (New Jersey): Ron Varod (chitarra, voce), Justin Thouret (batteria) e Greg Meisenberg (basso). Varod suona dal vivo coi Kayo Dot, quindi il suo gruppo negli anni ha potuto farci delle date insieme, ma è apparso sullo stesso palco anche con alcune band di Colin Marston (Behold… The Arctopus, Dysrhythmia), che qui appare in veste di produttore. Non sembrano avere alcun problema ad ammettere l’influenza di Toby Driver e soci sul loro sound (forse c’è persino quella dei Maudlin Of The Well). Collegarli al metal più estremo e progressivo uscito da New York in questi anni, invece, sarebbe forzare troppo la mano: non basta la presenza del chitarrista dei Krallice in studio a provocare slittamenti verso il black metal… Del resto, sia sezione ritmica sia la chitarra fanno più che altro pensare alle mille direzioni prese dall’hardcore dagli anni Novanta in poi. La band, inoltre, sembra poco aggressiva e più concentrata sull’emo… tività, scelta che assieme alla voce di Varod bilancia la potenziale freddezza dei tanti tecnicismi e dei brani solo strumentali: Marston entra in gioco nei 13 minuti finali di “You’re Nobody” e spacca un po’ di roba, ma si tratta di un salutare cambio di atmosfere (come in “People Don’t Forget”), non della regola del disco. Peccato, perché – sarà per deformazione professionale – un po’ di sangue per terra avrebbe dato quel qualcosa in più all’album.