SNĚŤ, Mokvání V Okovech
Degli Sněť si sa poco: originari di Praga e formatisi solo tre anni fa, hanno colpito l’attenzione grazie ad un promo di un paio di brani e questo è bastato a far scattare l’interesse della Blood Harvest che a quanto possiamo oggi sentire ha avuto fiuto, anche se la strada perché la band possa trovare una sua strada propria e affrancarsi dai maestri del genere sembra ancora lunga. Mokvání V Okovech è, infatti, un puro concentrato di death old-school tra Autospy, Carcass, Morbid Angel, Incantation e compagnia bella, con una bella spolverata di marciume e un che di punk nel background, il che farà acquistare il famoso punto in più a chi apprezza questo aspetto come una componente imprescindibile affinché i brani acquistino quella credibilità e quell’appeal underground che purtroppo spesso manca alle band più famose/mature. Di sicuro dalla loro i musicisti hanno una conoscenza specifica e un bagaglio tecnico tali da rendere credibile l’omaggio alla stagione d’oro del genere e da non far rimpiangere il tempo speso a farsi un giro di giostra. Quello che manca ancora è quell’ingrediente che permetta di distinguere i brani di per sé godibili dai molti concorrenti e di farli entrare nei ranghi di quella pattuglia di band che ultimamente hanno saputo conquistare il cuore di molti appassionati, parlo di band quali Blood Incantation, Grave Miasma, Necrot, Tomb Mold, Undeath (vado a naso e a gusti personali). Visto che parliamo di un primo passo, si tratta ovviamente di un fattore del tutto perdonabile e che non inficia l’efficacia di queste mazzate di puro death-metal vecchia scuola, ma l’impressione è che ci si trovi ancora al cospetto di un semplice affacciarsi dalla finestra e che la band debba scoprire le sue carte migliori, cosa che potrà fare quando avrà affinato le proprie unghie grazie all’esperienza e al confronto sui palchi con la concorrenza più agguerrita. Ecco, questo è un effetto collaterale della pandemia che speriamo si riesca presto a superare, ovvero la possibilità per le nuove realtà di condividere date e tour con chi potrebbe offrir loro spunti per crescere e migliorare. Per ora ci godiamo questo album di debutto e consigliamo di farci un giro agli amanti del genere, sicuri che ne risentiremo ancora parlare e che avranno modo di crescere come auspicabile.