Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

夢遊病者, Ѫ

夢遊病者 è traducibile come “sonnambulo” (“Sleepwalker”, stando alla traduzione dell’etichetta Sentient Ruin). Non si conosce l’identità dei componenti del gruppo e le pochissime informazioni che ci suggerisce Bandcamp potrebbero benissimo esser state manipolate per confondere ancora più le idee. Osaka, Tver e New York sono le città dalle quali proverrebbero i musicisti, ma sembra essere solo fumo negli occhi; gli Asian Raion Studios (nei quali sarebbero state registrate le tracce) sono collegati unicamente a un’altra band, chiamata Ivslys, tra l’altro interessante e molto simile nei suoni proprio ai sonnambuli.

Il piccolo ep di qualche anno fa dev’essere davvero sopravvissuto al mare-magnum del web, visto che il presente Ѫ è stato pubblicato dalla Sentient Ruin. Abbiamo due tracce di identica durata, perennemente caratterizzate da un approccio da jam-session dove le sfuriate di batteria, quasi in stile “cascadian”, lasciano talvolta spazio a delicati attimi di relax quasi jazz e psichedelico. Appena emergono i sintetizzatori è impossibile non pensare alla lunga suite presente in “Filosofem” e a quello scarno approccio allo spazio che aveva Burzum più di vent’anni fa. Il secondo brano rilascia cacofonie, riff intessuti senza alcun senso preciso, una metrica quasi lasciata al caso con, spesso, soluzioni che sembrano una presa in giro. Quello che però si percepisce chiaramente, anche in questa seconda facciata del disco, è la netta riuscita delle parti atmosferiche: pur essendo ben legate ai momenti noise-black (con tutti i “post” e “proto” che volete metterci in mezzo), si distaccano per qualità stilistica e per scelta di suoni. Non mi dispiacerebbe ascoltare qualcos’altro composto unicamente così.