SKELETHAL, Interstellar Knowledge Of The Purple Entity
Questo è il secondo mini-lp che il duo francese Skelethal ha fatto uscire nel 2014, anche questa volta per la berlinese Iron Bonehead. Il precedente Deathmanicvs Revelation si era fatto notare per essere un ottimo concentrato di death metal europeo vecchia scuola sull’asse Olanda/Svezia, con una netta predilezione per la seconda delle due nazioni. Questo nuovo Interstellar Knowledge Of The Purple Entity, come prevedibile, non si distacca troppo dal suo predecessore, si tratta sempre di fondamentalismo: un death metal, appunto, che, pur muovendosi per consapevole scelta all’interno di confini molto ben determinati, riesce a essere molto variegato. Agli estremi si alternano sfuriate iperveloci e parti rallentate che indulgono sulla chitarra solista. I pezzi sono ben costruiti, non cadono nella ripetitività e quindi non annoiano. L’anima svedese emerge nella tipologia dei riff, nella presenza frequente di parti d-beat e nell’uso dei break più melodici, sempre a opera della chitarra solista di cui sopra. Il suono della sei corde, comunque, è meno scontatamente svedese (Boss HM-2 al massimo, per capirci): un po’ più graffiante, più continentale insomma. L’influenza Asphyx, invece, testimonia l’anima l’olandese alla quale si accennava prima, che, sebbene meno marcata, fa sentire il suo peso spesso e volentieri all’orecchio meno distratto. Un bel mix che non potrà dispiacere ai fanatici della vecchia scuola. A coronamento è presente una cover di “Torn Apart” dei Carnage, altra influenza molto lampante nei pezzi dei Skelethal, una scelta comunque più scontata rispetto alla cover dei Sacrilege britannici sul precedente disco. Voto: what you get is what you see, direbbe Jennifer Lopez, per jihadisti death metal che non si accontentano.