THE SINGERS, The Singers
È dotato di un buon approccio mainstream il secondo disco dei The Singers. L’esordio, The Room Went Black, aveva posto la base compositiva nei canovacci ultra-sfruttati della new wave di ritorno. Accade anche ora, ma per fortuna a spiccare è una matura capacità d’arrangiamento, che addensa archi, fiati, appigli disco, chitarre squillanti e melodie power/indie pop (“White Curse”, “Monsters” o la tirata di “Promises We Made”), calibrando tutto davvero bene. Piacerebbe, allora, vedere il gruppo scrollarsi di dosso certi debiti sonori e affidarsi solo alla notevole inventiva melodica e compositiva che ruba la scena a tutto il resto. Registrato al CoseComuni Recording Studio dei Velvet, il disco è stato prodotto dagli stessi Alessandro Sgreccia e Pier Ferrantini, oltre che da Vicky Casaburi. Una piacevole sorpresa.