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SHXCXCHCXSH, Rösten 1

Il suono degli SHXCXCHCXSH ha subito una mutazione graduale, fino ad assumere sembianze complesse tanto quanto la pronuncia del nome che si sono scelti.

Dal 2012 la loro musica involuta ha trovato casa presso la Avian di Shifted, sulla quale hanno pubblicato la maggior parte del proprio materiale. Dopo cinque anni gli svedesi fondano l’etichetta Rösten, che dovrebbe fungere da base per le loro future sperimentazioni. La release inaugurale, intitolata semplicemente “Rösten 1”, li vede mettere da parte lo stile narrativo di SsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSsSs in favore di strutture ritmiche più tradizionali. Tuttavia, rispetto alla techno radioattiva delle uscite passate (che ancora faceva capolino tra i brani di Linear S Decoded), in questo ep è in parte mantenuta l’attitudine esplorativa degli ultimi lavori, con le caratteristiche atmosfere scricchiolanti bilanciate da una sezione ritmica martellante e macchinica.
“Stämma #1” ci catapulta subito in uno scenario industriale alienante: il brano consiste di piccole variazioni su un costante battito meccanico, come se stessimo ascoltando un motore a pieno regime: l’effetto ipnotico è garantito, anche se un minutaggio leggermente ridotto avrebbe reso l’ascolto meno logorante. “Stämma #2” è un quadro ansiogeno costruito su una progressione dal sapore nordico, con sample sfigurati che si intrecciano con piccoli sfarfallii di sintetizzatore in un gioco melodico di grande efficacia. “Stämma #3” è il momento più propulsivo del disco e con il suo andamento sincopato e le vampate corali sembra una versione in k-hole della dance music inglese degli anni Novanta. Rösten 1 si conclude con “Stämma #4”, un paesaggio malinconico appena disturbato da una pulsazione ritmica di fondo, con hi-hat deformi e una sorta di digeridoo a scandirne l’andamento, il tutto sommerso in un tripudio di fruscii e riverberi.

Gli SHXCXCHCXSH si confermano come una delle realtà più interessanti del panorama techno sperimentale, capaci di soddisfare sia l’ascoltatore, sia il ballerino più incallito.