SHIELD PATTERNS, Mirror Breathing
Il nuovo disco del duo Shield Patterns (Richard Knox di Gizeh Records e Claire Brentnall) prosegue col suo mix di generi, ospitando l’eccelsa Julia Kent al violoncello in tre tracce e diventando dunque ancora più ricco dal punto di vista timbrico e della strumentazione. Dal punto di vista ritmico e vocale, non so quanto consciamente, Mirror Breathing (direi il progetto Shield Patterns) è un possibile recupero del lavoro dei Massive Attack con le heavenly voices, penso a quello con la Fraser e in generale credo che ai fan della prima 4AD piacerebbe questo disco. Bisogna poi tenere conto della grande esperienza di Rich in campo ambient, drone e colonne sonore, sia in quanto musicista, sia in quanto proprietario di un’etichetta che propone sempre materiale molto levigato, perché gli Shield Patterns suonano pop e destrutturati allo stesso tempo. Per Claire (e i suoi testi intimisti) possiamo impiegare tutti gli aggettivi che avremmo usato se fosse il 1988 e tenessimo una fanzine goth: ammaliante, angelica eppure sensuale, poi fragile, diafana… Difetti? Troppo zucchero.
Tracklist
01. Dusk
02. Cerulean
03. Sleepdrunk
04. On Needing
05. Blue Shutters
06. Bruises
07. This Temporary Place
08. Balance & Scatter
09. Anymore
10. Glow