SEMENZARA, Coraggio
Dei Semenzara si parla da un po’, merito delle anticipazioni via Bandcamp, degli energici live, degli adesivi pettiboniani che da un po’ spuntano nei posti più impensati e del solito tam tam in rete, perché quando si hanno le carte in regola per attirare l’attenzione, fosse anche di un manipolo di buongustai selezionati (in fondo, mica si sta parlando della nuova indie-sensation), questa non tarda ad arrivare: segno che qualcuno tiene ancora le orecchie dritte e che internet non serve solo a cazzeggiare. Del resto, i Semenzara, figli devoti e prediletti dell’esimio Duca Conte, non sono volti nuovi e di danni nelle loro singole esistenze ne hanno fatti di ogni forma e sorta, roba da tirar su una piccola enciclopedia tra gruppi, label, ‘zine e ogni altro genere di attività correlate alla musica, principalmente hardcore ma non solo. Questa gavetta si sente e fa la differenza, perché permette ai marchigiani di creare un suono solo apparentemente old-school e in realtà ben più sfaccettato, figlio tanto dell’hardcore che del noise, in costante tensione tra bruciante energia e impreviste deviazioni dalla strada maestra per impreziosire i brani e dare sapore al tutto. Non stupisce perciò scoprire un’affinità con gli Hüsker Dü e con la seconda ondata made in DC (solo a buttare lì due impressioni due), in un melting pot personale e di difficile catalogazione che comprime insieme aggressività e melodia, furia in your face e aperture ricche di fascino. C’è, ovvio, molta Italia, quella della gloriosa epopea hardcore di ieri e di oggi, ma è annegata in una rilettura odierna e consapevole, lontana dalla facile nostalgia e dal karaoke dei bei tempi andati, perché in fondo questi vecchi non hanno alcuna intenzione di suonare datati e men che meno scontati, tanto da dar del filo da torcere a parecchi giovanotti di belle speranze. Oggi vede la luce il loro debutto su 12”, con una bella serigrafia firmata da Elzevira a sottolinearne il titolo e donare un valore aggiunto all’oggetto fisico rispetto al file virtuale che potrete scaricare gratuitamente dal Bandcamp dei Semenzara. Che dire, supportate e diffondete a manetta.