THE SECRET + GRIME + SI NON SEDES IS + OOZE, 3/11/2012
Trieste, Etnoblog.
Nel 2011 avevano chiuso il tour assieme a un gruppo enorme come i Tombs tornando nella loro città (sempre all’Etnoblog), ora ripartono con un nuovo disco e la “data zero” la fanno a Trieste ancora a un passo dal mare e da orde di camionisti turchi (dunque per fortuna indifferenti a capri e croci rovesciate), calamitando attenzione – non esiste oggi gruppo italiano “peso” con una visibilità superiore – su altre due band locali come Grime e Ooze, con le quali hanno condiviso spazi e concerti, senza dimenticare che l’attuale batterista dei Grime è stato a suo tempo con loro. Il nuovo disco potrà essere più brutto o più bello di quelli prima (se ne occuperà presto chi di dovere), ma è certo che i The Secret sono molto intelligenti nel ricordarsi di dare il loro contributo a smuovere le acque nel posto da dove un po’ si erano pure tolti per migliorare. Le acque, da queste parti, in questi anni si stanno muovendo anche grazie a un paio di posti che hanno deciso “di provarci” in qualche modo. Da non trascurare, inoltre, la presenza – mi pare dovuta al lavoro dei ragazzi dei Grime, che già li fecero venire da queste parti – dei Si Non Sedes Is, pur se in formazione ridotta. Nell’insieme satanico della serata i romani si fanno notare sia perché outsiders sia perché vera e propria sorpresa per chi non li conosceva (girano forse un po’ poco). Sono in parte degli ex Concrete (quindi Roma HC) e ora suonano un post-hardcore lacerato, con testi in italiano, un cantante sinistro e carismatico e un bassista una spanna sopra gli altri.
Gli Ooze sul loro Bandcamp si taggano da soli con “eyehategod”, quindi non è gente che si vende per quello che non è o che fa finta di nulla (durante il concerto qualcuno ha per forza di cose tirato fuori il nome di Phil Anselmo e dei Down). Hanno fuori un cd-demo di cinque pezzi onestissimi e la loro esibizione sembra non avere alcuna sbavatura. Ce la possono fare.
Dopo di loro e dei Si Non Sedes Is tocca ai Grime, il cui primo lavoro viene ora diffuso dalla Mordgrimm. Sono di ritorno da un tour europeo che li ha visti anche a Bruxelles accanto all’accoppiata avant-chic Mamiffer e Menace Ruine, i pezzi di quel disco sono in giro assieme a loro da un anno (ma ci sono un paio di interessanti novità), quindi dal vivo hanno in pugno la situazione e si sente. Chi non li vedeva da un po’, del resto, nota l’aumento di confidenza col palco, mentre per quanto riguarda i brani il mix tossico Iron Monkey – Eyehategod – Sourvein è indovinato e se ne sono accorti un po’ tutti in giro. Ormai aspettiamo il full length.
Come materializzati dai rimorsi orrendi di tutti quelli dentro l’Etnoblog, appaiono infine i The Secret, che si concentrano sulla presentazione di Agnus Dei, nuovo album in uscita per Southern Lord. Così, su due piedi, e un’ora prima di sentirmi il cd in macchina (ma c’era lo streaming su Terrorizer e Cvlt Nation in contemporanea, questo perché forse, ma solo forse, qualcuno ha delle aspettative): ancora più black metal, calato però nel loro modo di suonare “a valanga”, agganci col d-beat per la batteria che non sono nelle mie corde, ma che probabilmente sono coerenti con le scelte stilistiche necro & low della band. Questa sera non ricorrono a qualcuno dei loro mefitici rallentamenti doom come in passato, mentre continuano – a ragione, perché è come se il disco desse un unico colpo devastante con tutta la sua massa – a immergere il concerto in un mare di feedback e distorsioni. Un po’ come Colapesce, per capirci, ma alla fine per il tour europeo i Converge hanno scelto loro.